Sanità, i pazienti del Sud che vengono a curarsi al Nord costano 3 miliardi

Garantire la libertà di scelta delle persone e cioè quella di curarsi dove vogliono generando però dei disincentivi se queste persone si muovono quando non ce n'è bisogno perché ospedali buoni sono ovunque. Questo è lo spirito dell'iniziativa del ministero della salute che interviene con una manovra ora in Parlamento che obbliga le Regioni a sottoscrivere accordi bilaterali ascolta articolo La fuga dei pazienti in cerca di cure soprattutto verso gli ospedali del Nord sfiora ormai i 3 miliardi e supera addirittura i livelli di prima del Covid. (Sky Tg24 )

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Viaggi della speranza per curarsi? Sì, è ancora così in Italia. E le rotte sono sempre le stesse. Tutto come prima del Covid nei primi dati sulla mobilità sanitaria elaborati da Agenas e pubblicati ieri dal Sole 24 Ore. (Primo Piano Molise)

La Puglia, tra l’altro, è tra le Regioni messe peggio in Italia, precede soltanto Campania (-210 milioni), Calabria (-191 milioni) e Sicilia (-138 milioni), mentre a guadagnarci sono Emilia Romagna (+388 milioni il saldo), Lombardia (+379 milioni), Veneto (+115 milioni) e Toscana (+27 milioni). (StatoQuotidiano.it)

L’obiettivo è garantire cure ad alta specialità anche nelle regioni meridionali – oncologia, oncoematologia, cardiochirurgia, neurochirurgia, radioterapia, medicina nucleare – riducendo la mobilità sanitaria che costringe milioni di … (Il Fatto Quotidiano)

La fuga dei pazienti in cerca di cura soprattutto verso gli ospedali del Nord sfiora ormai i 3 miliardi e supera addirittura i livelli di prima del Covid. Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Secondo l’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), la domanda si sta evolvendo: le richieste di prestazioni a bassa complessità sono in aumento, mentre quelle ad alta complessità diminuiscono. (L'INDIPENDENTE)

Una rete di «ospedali nazionali di riferimento» di terzo livello che potranno contare sulle ultime grandi attrezzature mediche d'avanguardia e sul personale sanitario di cui hanno bisogno senza paletti e tetti alle assunzioni grazie ai finanziamenti che arriveranno direttamente da Roma e non più solo dalle Regioni a cui oggi afferiscono non senza qualche problema (soprattutto se la Regione è in piano di rientro). (Il Sole 24 ORE)