La Moldavia in Europa. Il sì passa di un soffio. Russia accusata di brogli
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– La Moldavia prosegue il suo cammino verso l’Unione Europea, ma con un terzo incomodo quanto mai ingombrante, ossia la Russia di Vladimir Putin. Il sì a Bruxelles nel referendum è passato per poco più di 9.000 voti. E per capire chi guiderà il Paese per i prossimi quattro anni si dovrà aspettare il 3 novembre. La presidente uscente della repubblica, Maia Sandu, è data per favorita. Ma teme pesanti interferenze nelle due settimane di campagna elettorale da parte di Mosca. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Su altri giornali
I cittadini della Repubblica di Moldova hanno votato lo scorso 20 ottobre a favore del referendum costituzionale sull’adesione all’Unione Europea, malgrado le forti ingerenze della Russia. Per le presidenziali i moldavi andranno al ballottaggio il prossimo 3 novembre (Osservatorio Balcani e Caucaso)
In termini percentuali, il voto per la scelta europea è stato del 50,46% contro il 49,54%, una differenza di poco più dell’1%. (Vita)
Questi eventi non solo hanno segnato un bivio storico per la nazione, ma hanno anche messo in evidenza il peso delle influenze geopolitiche esterne, con la Russia da un lato e l’Occidente dall’altro, entrambi fortemente interessati al futuro dell’ex repubblica sovietica. (Farodiroma)
Un “sì” risicato e al fotofinish, con un vantaggio di appena seimila voti che però permette alle istituzioni della Moldavia di introdurre le modifiche costituzionali necessarie per aderire all’Unione Europea. (Il Dubbio)
Sono giorni cruciali per la Moldavia. (Sky Tg24 )
L’autunno politico è più caldo di quello climatico e non risparmia dinamiche geopolitiche di rilievo; le urne della Moldova hanno consegnato esiti interlocutori circa la volontà elettorale in merito sia alle modifiche costituzionali intese a favorire l’ingresso nella UE, sia ad eleggere il nuovo presidente, secondo un incedere che ha acuito la frattura tra est e ovest della Moldavia, secondo l’accezione russofona, e della Moldova, in accordo con quella rumena in uso dal 1991. (Difesa Online)