Hallyu fino al Nobel. Come l'egemonia culturale è diventata sudcoreana

Anche il Premio Nobel per la Letteratura parla coreano. La scrittrice Han Kang, 53 anni, è la diciottesima donna a ricevere l'ambito riconoscimento dell'Accademia Svedese, che ha premiato la sua "prosa poetica intensa, capace di esplorare traumi storici e svelare la vulnerabilità dell’esistenza umana". L'annuncio della vittoria è giunto inaspettato… (L'HuffPost)

Ne parlano anche altre fonti

Già vincitrice nel 2016 del Man Booker International Prize per il suo romanzo 'La vegetariana', Han Kang è molto amata dai giovani per come ha saputo raccontare il peso della Storia sulle vite delle persone, esplorando la violenza, individuale e collettiva. (upday IT)

Nessuno si aspettava che la scrittrice sudcoreana Han Kang vincesse oggi il Nobel per la Letteratura. È il secondo in assoluto nella storia del Paese asiatico, dopo quello per la Pace vinto nel 2000 dall’ex presidente sudcoreano Kim Dae-jung. (Open)

Cognome e nome: Han Kang. Nata poeta, Han Kang nei suoi romanzi non spreca le parole, anzi le misura una per una, mostrando un’attitudine principale, l’introspezione e lo scavo nella psicologia dei personaggi, che non sacrifica la dimensione collettiva, storica e perfino politica delle storie che racconta. (Luce)

La festa della vincitrice Han Kang con un tè. Mentre Stoccolma attacca i giurati del Nobel della letteratura

Nata in Corea del Sud nel 1970, figlia e sorella di uno scrittore, Han Kang aveva esordito nel 1995 con una raccolta di racconti, ma la svolta nella sua carriera arriva nel 2016. Inizia così il romanzo che ha fatto conoscere Han Kang ai lettori occidentali. (la Repubblica)

“Sembrava che stesse vivendo una giornata normale, aveva appena finito di cenare con suo figlio”, commentano … Impossibile non immaginarsela impassibile, imperturbabile e fredda, all’annuncio, come la sua penna-bisturi. (Il Fatto Quotidiano)

Era con il figlio, aveva appena finito di cenare. Dopo una vittoria si può esultare o si può reagire con understatement e dire semplicemente: «Prenderò un tè con mio figlio e festeggerò con calma questa sera». (la Repubblica)