Don Bosco 2000: La magistratura difende la dignità umana nel rispetto delle normative europee
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Piazza Armerina – In relazione alle ultime decisioni dei tribunali di Catania e Roma che hanno annullato i provvedimenti di trattenimento per alcuni migranti in attesa di trasferimento in Albania, il presidente dell’Associazione Don Bosco 2000, Agostino Sella, desidera esprimere il proprio apprezzamento per il lavoro svolto dalla magistratura italiana. “Salutiamo con rispetto le decisioni prese dalle nostre autorità giudiziarie,” afferma Agostino Sella, “che, applicando con rigore le normative europee, confermano l’importanza di un approccio rispettoso della dignità di ogni persona, indipendentemente dalla provenienza o dal percorso migratorio. (BlogSicilia.it)
La notizia riportata su altri giornali
L’ormai quasi dichiarata repressione del fenomeno migratorio da parte del governo italiano si scontra nuovamente con le leggi dell’Unione Europea applicate dai giudici italiani, in questo caso dai giudici della sezione immigrazione del Tribunale di Catania che non hanno convalidato il trattenimento nei confronti di cinque migranti sbarcati in Italia a fine ottobre, tre egiziani e due bengalesi, emessi dal Questore di Ragusa in base al decreto legge del 23 ottobre 2024 emanato dal governo a seguito del “caso Albania”, decreto in cui vengono designati come Paesi sicuri: «Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Erzegovina, Capo Verde, Costa D’Avorio, Egitto, Gambia, Georgia, Ghana, Kosovo, Macedonia del Nord, Marocco, Montenegro, Perù, Senegal, Serbia, Sri Lanka e Tunisia». (Famiglia Cristiana)
La sezione migranti del tribunale di Palermo ha sospeso il giudizio di convalida del trattenimento di due migranti disposto, in applicazione dei cosiddetti decreti Cutro in materia di procedura accelerata in frontiera, dal questore di Agrigento, e ha chiesto alla Corte di Giustizia Europea di chiarire se il diritto UE debba essere interpretato nel senso che un Paese terzo non possa essere definito sicuro «qualora vi siano categorie di persone per le quali esso non soddisfa le condizioni sostanziali di tale designazione, enunciate nelle direttive Ue». (La Stampa)
Per dire che l’Egitto non è sicuro, il giudice di Catania evoca pena di morte (c’è pure negli Usa e in Giappone), abusi sui gay, limiti alla stampa libera: ciò di cui la sinistra qui accusa l’esecutivo. (La Verità)
La sezione migranti del tribunale di Palermo ha sospeso il giudizio di convalida del trattenimento di due migranti disposto, in applicazione dei cosiddetti decreti Cutro in materia di procedura accelerata in frontiera, dal questore di Agrigento, e ha chiesto alla Corte di Giustizia Europea di chiarire se il diritto UE debba essere interpretato nel senso che un Paese terzo non possa essere definito sicuro “qualora vi siano categorie di persone per le quali esso non soddisfa le condizioni sostanziali di tale designazione, enunciate nelle direttive Ue”. (BlogSicilia.it)
"Se fossi africano chiederei di essere messo in Albania, così almeno non finisco da Soumahoro e da sua moglie. Un Tommaso Cerno in grande spolvero demolisce le accuse di Gianni Barbacetto, editorialista del Fatto Quotidiano, alle politiche migratorie del governo. (Secolo d'Italia)
Consolidare la giurisprudenza nel più breve tempo possibile. Mai stata così celere la road map scelta dagli interpreti togati. (Secolo d'Italia)