Maggioranza fragile in Ue, Von der Leyen e le alleanze variabili: “Si appoggerà sempre più a destra”

– Magro è bello. Difatti Ursula Gertrude Albrecht, più nota con l’aristocratico cognome da coniugata von der Leyen, non si è scomposta più di tanto per il viatico più risicato di sempre alla sua seconda squadra di governo. Certo non è il caso di toni trionfalistici. A detta però delle voci più informate di Bruxelles, la presidente della Commissione “avrà ancora più controllo su tutto”, come dice un alto funzionario. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ne parlano anche altri giornali

“Oggi mi pare che la delegazione Pd abbia avuto un comportamento univoco, sostegno all’Ucraina, ma no all’escalation. Ma anche qui si manifesta l’esigenza di un salto di qualità”, spiega ancora Orlando. (Il Fatto Quotidiano)

Di Gianluca Cionna Intanto, andrebbe detto che quest’anno, anziché offrire dibattiti incisivi e mettere alla prova la preparazione dei commissari designati, le audizioni si sono spesso dimostrate uno spettacolo privo di vera sostanza, dove a regnare è stato il mutuo controllo. (Il Fatto Quotidiano)

La nuova Commissione Ue, presieduta da Ursula von der Leyen è la più a destra della storia della comunità europea, la prima nella quale entra in ruolo apicale l’esponente di una forza erede del neofascismo, il partito di Giorgia Meloni che oggi giustamente festeggia. (Il Fatto Quotidiano)

«La nuova Commissione Ue ora cambi la Politica agricola»

Via libera a Ursula von der Leyen e la sua Commissione. La fiducia del Parlamento europeo è stata ottenuta con 688 votanti (su 719 seggi): 282 contrari, 36 astensioni e 370 favorevoli. (Liberoquotidiano.it)

Intorno alle 12:00 di ieri, 27 novembre 2024, all'Europarlamento di Strasburgo, dopo un dibattito con Ursula von der Leyen sul suo nuovo programma e la nuova squadra, i deputati hanno approvato l'intero Collegio dei Commissari con una votazione per appello nominale: 370 deputati hanno votato a favore, 282 contro e 36 si sono astenuti, nel voto di investitura della Commissione Europea 2024-2029. (Agronotizie)

Un vero e proprio cambio di passo rispetto a una congiuntura che, come la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen ha scritto nella lettera di incarico al neo commissario all’Agricoltura, Christophe Hansen, «è stata contrassegnata da troppe scelte iperambientaliste». (Il Sole 24 ORE)