Napoli è pronta, ma noi lo siamo?

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ilmattino.it INTERNO

Centoquaranta europarlamentari, tre capi di Stato, e la presidente del Parlamento europeo sono pronti a discutere il futuro del continente proprio qui, in una città che il mondo troppo spesso ha relegato al ruolo di capitale del Mezzogiorno. Ma perché proprio Napoli? La scelta non è casuale, è strategica, persino provocatoria. Mentre l’Italia sembra incapace di staccarsi dal cliché del Sud arretrato, l'Europa ha deciso di piantare una bandiera proprio qui. (ilmattino.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Presenti quattro dei nuovi commissari, 149 eurodeputati, la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola e ovviamente il segretario del Ppe Manfred Weber. A Napoli nasce l'idea di una nuova Europa (il Giornale)

Si è tenuto questa mattina al Parco Archeologico di Ercolano il Meeting sulla fruizione del patrimonio culturale per l'identità europea, ne hanno discusso il Direttore del Parco... (Virgilio)

Nel corso della conferenza stampa che ha seguito la prima giornata di lavori della convention, Weber ha sottolineato come l’Italia sia riuscita a ridurre il numero degli sbarchi del 64% rispetto all’anno precedente, definendo il risultato “un successo incredibile”. (Stranieri in Italia)

Il ritmo serrato degli incontri non ha impedito, infatti, alle delegazioni provenienti da tutta Europa, di allungare gli occhi oltre il Palazzo e di restare incantati dai luoghi. È un vero passaparola tra i delegati: restiamo! Napoli ha conquistato il cuore dei 149 parlamentari europei del Ppe radunati al Palazzo Reale per la loro tre giorni di studi. (ilmattino.it)

“In un momento cruciale per il panorama politico locale, Forza Italia Lamezia è pronta a delineare la sua strategia in vista delle imminenti sfide. (Corriere di Lamezia)

E Napoli, con la sua storia, le sue tradizioni, la sua capacità di stare dentro i processi, rappresenta certamente un punto di forza, un punto di riferimento per il Mezzogiorno e per l'Italia». «Nell'Europa che vogliamo costruire, moderna, inclusiva e aperta alle nuove opportunità di sviluppo, ci sarà sempre più bisogno di competenze e di cultura. (ilmattino.it)