In Catalogna vittoria dei socialisti, dopo 13 anni il blocco indipendentista perde la maggioranza
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Vittoria limpida per i socialisti in Catalogna, che con il candidato a governatore Salvador Illa, sono la prima forza politica di lunghezza sul partito indipendentista Junts per Catalogna, ma resta l'incertezza sulle possibili alleanze per governare. Per la prima volta da tredici anni, i partiti a favore dell'indipendenza hanno perso la maggioranza nel Parlamento catalano. A scrutinio praticamente concluso, Junts con Esquerra Republicana de Catalunya del governatore uscente Pere Aragones, e l'anticapitalista Cup ottengono complessivamente 59 seggi dei 135 della camera catalana, distanti dalla maggioranza assoluta di 68 scranni. (L'HuffPost)
La notizia riportata su altri media
I socialisti hanno vinto e elezioni regionali in Catalogna. Il Psc guidato da Salvador Illa ha ottenuto il 27,95% dei voti e 42 seggi, 9 in più rispetto al 2021. Crolla invece il fronte indipendentista che perde la maggioranza assoluta, segnando il peggior risultato degli ultimi anni. (Il Sole 24 ORE)
Barcellona, 13 mag. - Dopo 45 anni, il partito Socialista catalano (Psc) si è imposto nelle elezioni regionali sia per seggi che per numero di voti: un successo che legittima la politica del governo del premier Pedro Sanchez ma che non risolve ancora i problemi di governabilità a Madrid - in primo luogo perché non è affatto detto che a Barcellona si riesca a formare un governo stabile e una ripetizione del voto non è uno scenario da scartare a priori. (Il Sole 24 ORE)
Questa mattina, domenica 12 maggio, alle 9 si sono aperti i seggi in tutta la Catalogna per rinnovare i 135 seggi del parlamento regionale. Il socialista Salvador Illa in testa davanti ai separatisti di Junts ed Erc, come dicevano le previsioni alla vigilia del voto. (Open)
Gli indipendentisti di Junts per Catalunya sono la seconda forza con 33-36 scranni, davanti a i Esquerra Republicana de Catalunya (Erc), che otterrebbe 24-27 deputati e passerebbe a essere la terza forza politica. (Il Fatto Quotidiano)