Procreazione medicalmente assistita e maternità surrogata: cosa cambia per genitori e bambini
Sono state pubblicate le nuove linee guida sulla Pma e a ottobre il Senato ha approvato la proposta di legge che rende reato univesale la GPA, già vietata in Italia. L’avvocato familyfriendly esperto di diritto di famiglia Maria Grazia di Nella ci spiega cosa cambia per genitori e bambini. PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA: COSA SI PUO’ FARE IN ITALIA E COSA ALL’ESTERO le nascite sono crollate del 34,1% e il tasso di fertilità in Italia è 1,24 (contro 1,46 della media europea). (Radiomamma)
Su altre fonti
Riproduzione riservata Contro la denuncia per il “reato universale” (Quotidiano Sanità)
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, secondo quanto si apprende, ha firmato la legge sulla maternità surrogata il 4 novembre scorso. Il disegno di legge che fa della gestazione per altri un ‘reato universale‘, punibile anche per chi ne fa ricorso all’estero, è stato approvato in via definitiva dal Senato 16 ottobre scorso. (LAPRESSE)
Pubblichiamo le dichiarazioni di Adriano Bordignon, Presidente del Forum delle Associazioni Familiari, in occasione della Conferenza internazionale per l’abolizione universale della maternità surrogata che si tiene oggi e domani, presso l’Università Lumsa di Roma. (Nurse Times)
Lo scrive La Civiltà Cattolica in un saggio dedicato alle varie forme di procreazione fuori dalla coppia. Per questo le varie forme di gestazione 'per procura' non corrispondono al senso più profondo della generazione, ben espresso dal termine 'procreazione'". (Tiscali Notizie)
C’è un ventaglio di sentimenti, spesso opposti, che affiorano nelle storie degli aspiranti genitori che avevano intenzione di attivare - e in qualche caso avevano già avviato - la Gestazione per altri (Gpa) all’estero, ma che si sono scontrati con l’approvazione della legge, il 16 ottobre, che rende la maternità surrogata un «reato universale», perseguibile anche se effettuata in altri Paesi da cittadini italiani. (Panorama)
In Italia la Gpa è già un reato da vent'anni, ma ora si estende la punibilità anche per chi l'ha praticata all'estero, che rischia dunque pene fino a due anni reclusione e multe fino a un milione di euro. (leggo.it)