Trattato sulla plastica: una corsa contro il tempo per il futuro del pianeta
A Busan, in Corea del Sud, si è aperto l’ultimo round di negoziati per definire un trattato globale sulla plastica. Il Comitato Intergovernativo di Negoziazione si è infatti riunito per la quinta e ultima sessione (INC-5) per decidere sul futuro della lotta contro l’inquinamento da plastica: fino al primo dicembre delegazioni provenienti da oltre 190 Paesi si riuniranno per definire un accordo giuridicamente vincolante che miri a ridurre la produzione di plastica e a eliminare progressivamente il monouso. (Icona Clima)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Ieri, 25 novembre, è iniziato il quinto e ultimo round di negoziazioni per approvare – si spera – un Trattato per porre fine all’inquinamento da plastica. Si cambia location, non siamo più a Baku, in Azerbaijan, ma a Busan, in Corea del Sud, e si cambia argomento, non più clima ma plastica. (Italia che Cambia)
Da una parte la cosiddetta High Ambition Coalition, composta da Unione Europea e molti Paesi asiatici e africani, che chiede regole per limitare la produzione di nuova plastica, standard globali con obiettivi, meccanismi di monitoraggio e applicazione della conformità. (RSI Radiotelevisione svizzera)
Mentre in Corea del Sud si svolge l'ultimo round di negoziati per un trattato globale sulla plastica, Greenpeace e WWF chiedono ai governi di ridurre drasticamente la produzione, eliminare il monouso e proteggere l'ambiente. (greenMe.it)
Ha preso il via ieri la quinta sessione del Comitato intergovernativo di negoziazione (INC-5), che mira a concludere i lavori per la stesura di un trattato giuridicamente vincolante contro l’inquinamento da plastica, inclusa quella presente negli ambienti marini. (Plastmagazine)
Si è aperta oggi, lunedì 25 novembre, a Busan, Repubblica di Corea, la quinta ed ultima sessione del Comitato negoziale intergovernativo (INC-5), per definire un Trattato globale sulla plastica, al fine di mitigarne gli effetti sull'ambiente dovuti a una dispersione incontrollata. (Eco dalle Città)
Le montagne infatti, spesso erroneamente considerate luoghi incontaminati, stanno diventando vittime silenziose dell'inquinamento da plastica, un fenomeno che aggrava le pressioni ambientali già esistenti e mette a rischio risorse cruciali come l’acqua e la biodiversità. (il Dolomiti)