Banche: crescono Npe delle banche significative europee. Italia in controtendenza

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
LA STAMPA Finanza ECONOMIA

Da "Step up" a "Step forward". Dopo l'esplosione del credito deteriorato nel periodo 2008-2015 e la "nuova ondata" innescata dalla crisi pandemica, dallo scorso anno, sul fronte del tasso di deterioramento del credito delle banche, l'Italia continua a fare passi in avanti. Il nostro Paese evidenzia, infatti, una tendenza opposta alla media europea facendo registrare una significativa riduzione dello stock Npe che cala di 5,1 miliardi di euro tra il primo trimestre 2023 e il giugno 2024. (LA STAMPA Finanza)

Se ne è parlato anche su altri media

La variazione positiva degli stock di Npe a livello di area UE è da attribuirsi principalmente all’incremento del deteriorato nelle banche tedesche (+9,4 miliardi di euro) e francesi (+8,8 miliardi di euro). (QuiFinanza)

Si tratta di una situazione che si è generata principalmente per via degli aumenti del deteriorato registrati nel periodo dalle banche tedesche (+9,4 miliardi di euro) e francesi (+8,8 miliardi di euro). (GLI STATI GENERALI)

Karen Giacomello, CEO di CreditNews, ha intervistato l’Amministratore delegato di Banca Ifis Frederik Geertman, chiedendogli un commento sulla direttiva NPL e su come impatterà sul mercato. (Creditnews.it)

L'Italia fa la voce grossa anche sul versante della solidità finanziaria. (il Giornale)

Nel primo semestre 2024, lo stock di Npe delle banche significative italiane cala di -5,1 miliardi di euro. E’ quanto emerge dal recente “Market Watch Npl” elaborato dall’Ufficio Studi di Banca Ifis. NPE, stock in crescita nelle banche significative europee (Creditnews.it)

Un rapporto di Banca Ifis evidenzia come salgano i crediti deteriorati delle banche in Europa. L'Italia, però, è in controtendenza. (LA NOTIZIA)