Governo investe in sanità? Sì, ma sui privati

Il Governo Meloni ha deciso di intervenire sulla sanità, ma i 2 miliardi stanziati in più in manovra finiranno ai privati. L’obiettivo dell’esecutivo é infatti quello di ridurre le liste d’attesa per interventi e visite, ma ad arricchirsi, stando a quanto si legge su La Stampa, saranno appunto i privati. E qualche centinaio di milioni finirà anche nelle tasche sia degli industriali farmaceutici sia dei farmacisti, categorie che non se la passano propriamente male. (Nurse Times)

Ne parlano anche altri giornali

Lo Stato potrà garantire ancora il rispetto dei dettami costituzionali per l’erogazione delle prestazioni universali del Servizio Sanitario Nazionale con l’aumento esponenziale di persone anziane, fragili ed invalide che, tra pensioni, assegni di invalidità e spese sanitarie, assorbiranno sempre più risorse? Sanità: le sfide che attendono Governo e Parlamento (Agenda Digitale)

19 NOV La vittoria dei mercanti (Quotidiano Sanità)

Il welfare è il pilastro del nostro modello sociale, oltre che un “tratto essenziale della stessa cittadinanza, tuttavia regole e equilibri raggiunti non sono garantiti in astratto e necessitano di continuo adeguamento e rafforzamento rispetto ai cambiamenti della società»: una sintesi alta, da par suo, con la quale il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha salutato, con un messaggio, la presentazione del Rapporto 2024 del Think Tank “Welfare, Italia” supportato da Unipol Gruppo con la collaborazione di The European House – Ambrosetti (Teha), e con il sostegno di un comitato scientifico composto da Veronica De Romanis, Giuseppe Curigliano, Giuseppe Guzzetti e Stefano Scarpetta. (Economy Magazine)

Ha ragione il Governo: in molte Regioni le risorse vanno allocate meglio

La sanità pubblica italiana era un modello nel mondo. Si sta sgretolando. (Bookcity Milano)

Ieri tutta la Sanità pubblica ha scioperato, oltre mille medici e infermieri hanno manifestato a Roma, ma non c’è stata particolare attenzione da parte dei cittadini e, francamente, neanche dei media. (articolo21)

Gentile direttore, 21 NOV (Quotidiano Sanità)