Inchiesta ultrà: l'ex capo della Curva Nord Andrea Beretta inizia a collaborare. Si apre uno squarcio sull'omicidio di Vittorio Boiocchi e sugli affari della Curva interista?

La notizia circolava da giorni, dopo il trasferimento da San Vittore avvenuto alcune settimane fa. Andrea Beretta, capo ultrà della (ex) Curva Nord interista e killer del rampollo di ‘ndrangheta Antonio Bellocco a inizio settembre, ha deciso di collaborare con la giustizia. Un «pentimento» che può aprire adesso un ulteriore e forse decisivo squarcio sugli affari criminali nel mondo ultrà di Inter e Milan e soprattutto sul delitto dello «zio» Vittorio Boiocchi, ex capo ultrà nerazzurro ucciso a colpi di pistola due anni fa sotto casa in via Fratelli Zanzottera. (Corriere Milano)

Su altri giornali

Dopo un incontro nel carcere di San Vittore con gli inquirenti, tra cui il pm Paolo Storari e il procuratore aggiunto Alessandra Dolci, Beretta ha confermato la sua disponibilità a collaborare. Ve; nel programma di protezione riservato a chi decide di cooperare con i pm. (ilBianconero)

Nei giorni scorsi si era saputo che il legale di Beretta, l'avvocato Mirko Perlino, aveva rinunciato al mandato per divergenze nella linea difensiva e l'ultrà ha scelto un nuovo legale. (Sport Mediaset)

Arrivano importanti novità circa l'inchiesta sulle curve di Inter e Milan, in particolare per la sponda nerazzurra. (Spazio Inter)

Da capo della Nord a pentito, Beretta parla ai magistrati: “Luce sugli omicidi Bellocco e Boiocchi e sugli affari delle curve”

E come lui, la famiglia del "Berro". "Berro" parla. (La Repubblica)

Avrebbe iniziato a parlare e a collaborare con gli inquirenti da qualche settimana, negli interrogatori, Andrea Beretta, l'ormai ex capo ultrà interista in carcere dallo scorso 5 settembre per l'omicidio di Antonio Bellocco, erede dell'omonima cosca di 'ndrangheta e che era anche lui nel direttivo della curva nord. (LaC news24)

Che Beretta stesse per “saltare il fosso” si mormorava da giorni, anche su quegli stessi spalti che lo hanno visto re incontrastato (anche a distanza). L’ex capo della Curva Nord dell’Inter ha rotto gli indugi e ha deciso di collaborare con la giustizia e di svelare tutto quello che sa sulle dinamiche criminali che per anni hanno contaminato il secondo anello verde di San Siro. (IL GIORNO)