23 Novembre 2024: il nostro dovere
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Abbiamo il dovere di alimentare la memoria di ciò che fu, la memoria di chi fu strappato a questa vita il 23 novembre di 44 anni fa, abbiamo il dovere di difendere la verità su ciò che accadde all’indomani di quella immane tragedia. Ma la memoria ha senso solo se alimenta l’avvenire, solo se non si risolve in esercizio retorico, e allora abbiamo il dovere di urlare che un avvenire, oggi, questa terra non ce l’ha. (Orticalab)
Ne parlano anche altri giornali
Famiglia, solidarietà verso i deboli, una sanità più vicina al cittadino e le aree interne. (anteprima24.it)
Abitavo in via Bagnulo prima del ponte della vesuviana . Era stata come tante una Domenica di Messa ,di noia,Carne e maccheroni e Tutto il Calcio minuto per minuto .Ma sapevamo che la sera tutto sarebbe cambiato SI sarebbe andati a Ballare . (Positanonews)
Tutta l’Italia meridionale è scossa dal terremoto, le regioni più colpite sembrano essere la Campania e la Basilicata. (Corriere della Sera)
Oltre 150mila case furono irrimediabilmente danneggiate, inagibili o del tutto crollate. Il 23 novembre del 1980, alle 19,34, una doppia scossa di terremoto lacerò due regioni, Campania e Basilicata, provocando 2.914 morti, 8.848 feriti e quasi 300 mila senza tetto. (Corriere della Sera)
Terremoto 1980, 44 anni dopo il ricordo a Sant'Angelo con Piantedosi e Musumeci I ministri Piantedosi e Musumeci oggi a Sant'Angelo dei Lombardi per commemorare i 44 anni dal sisma (Ottopagine)
Lo ha detto il ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci, intervenuto insieme al ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, a Sant'Angelo dei Lombardi, in occasione del 44esimo anniversario del sisma che il 23 novembre del 1980 provocò la morte di quasi tre mila persone su un'area di 17 mila chilometri quadrati. (La Nuova Venezia)