Mammucari dopo Belve: «Con Fagnani ho sbagliato, avevo paura che, nonostante l'accordo, l'argomento delicato della famiglia venisse sollevato»
Se vale la regola del purché se ne parli, allora Teo Mammucari ha fatto jackpot: la sua intervista mozzata a Belve è tra le più virali e commentate della stagione. Ma, il giorno dopo la messa in onda della sua partecipazione alla trasmissione di Francesca Fagnani, abbandono dello studio con annesso «vaffa» finale compreso, lo showman si è preso tutta la responsabilità dell’accaduto. «Ho sbagliato nello scegliere quel momento per partecipare a quel programma, ma ho cercato di fare ciò che mi sembrava giusto, nonostante le difficoltà», ha detto a Rtl 102.5 (Corriere della Sera)
Su altri giornali
Flavia Vento risponde con un tweet allo sfottò di Teo Mammucari che a Belve, prima di abbandonare l'intervista, si è lamentato con Francesca Fagnani dichiarando: "Ma che facciamo due ore così? Non sono Flavia Vento, è tremenda questa cosa". (Fanpage.it)
«La combinazione di linguaggio verbale e non verbale suggerisce che Teo Mammucari fosse entrato nello studio con una soglia di tolleranza molto bassa. Probabilmente aveva considerato la possibilità di abbandonare l'intervista se le domande fossero risultate troppo dirette o scomode». (ilmessaggero.it)
L'intervista di Teo Mammucari a Belve continua a far discutere. Francesca ha fatto bene il suo lavoro e io ho preso una decisione che, purtroppo, si è rivelata non adatta al contesto». (leggo.it)
E il merito? Tutto di Teo Mammucari. Perché se Belve promette scintille, scontri e confessioni inaspettate, questa volta si è andati oltre. (MOW)
Molti telespettatori del programma dell'ex direttore artistico del Festival di Sanremo, infatti, hanno notato dei riferimenti nemmeno troppo velati alla disputa Mammucari-Fagnani. (leggo.it)
Proviamo a pensare, immaginare che Teo e Francesca si siano accordati in partenza. Che abbiano detto: facciamo così, facciamo che tu, a un certo punto dell’intervista, ti alzi e te ne vai, mostri fastidio, già che ci sei, mi dici anche “vaffancuo”, facciamo così, facciamo che la cosa sembri vera, sincera, istintiva, che tu non puoi venire a patti con me, tu deluso, mortificato, vittima. (MOW)