Papa: “La guerra non perdona”. Gli appelli di Francesco

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Ucraina Guerra tra Gaza e Israele

Papa: “La guerra non perdona”. Gli appelli di Francesco La parole del papa al termine dell’Udienza di questa mattina, parole dure e di condanna nei confronti della guerra e dell’indicibile sofferenza che porta a popolazioni stremate, come nel caso di Gaza. Servizio di Cristiana Caricato Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie (TV2000)

La notizia riportata su altri media

“Preghiamo il Signore per la pace. La guerra non perdona, la guerra è una sconfitta”, ha detto il Pontefice ricordando le vittime dei conflitti in corso in Ucraina e in Medioriente. (B-Lab Live!)

Non solo l'Ucraina, "non dimentichiamo il Myanmar; non dimentichiamo la Palestina che sta soffrendo attacchi inumani; non dimentichiamo Israele", aggiunge Francesco, che sottolinea un dato, "una cifra", "che deve spaventarci": "gli investimenti che oggi danno più guadagno sono nelle fabbriche di armi. (Vatican News - Italiano)

Preghiamo che Dio ci dia la pace a tutti". Il nuovo appello alla pace nel mondo è venuto oggi da Papa Francesco al termine dell'udienza generale in piazza San Pietro."Non dimentichiamo il Myanmar e la Palestina che sta vivendo attacchi inumani, Israele, e tutte le nazioni che sono in guerra", ha quindi proseguito il pontefiche che, rivolgendosi ai fedeli, ha poi concluso: "c'è una cifra che deve spaventarci: gli investimenti che danno più guadagno sono in armi, guadagnare con la morte... (Tiscali Notizie)

Guerra ultime notizie. Razzi di Hezbollah su base Idf: sirene di allarme aereo suonano a Tel Aviv

Il Pontefice ricorda anche il conflitto in Medioriente e si scaglia contro le fabbriche di armi (LAPRESSE)

All’Angelus dello scorso 13 ottobre Papa Francesco ha detto: "Venerdì prossimo, 18 ottobre, la Fondazione 'Aiuto alla Chiesa che soffre' promuove l’iniziativa 'Un milione di bambini recita il Rosario per la pace nel mondo'. (Servizio Informazione Religiosa)

L’esercito israeliano afferma che durante uno dei suoi attacchi aerei all’inizio di ottobre ha ucciso un alto funzionario di Hezbollah che molti si aspettavano fosse il prossimo leader del gruppo. Martedì scorso l’esercito israeliano ha raso al suolo un edificio in un sobborgo di Beirut che secondo loro ospitava “strutture” di Hezbollah. (Il Sole 24 ORE)