"È una dichiarazione di guerra". Nasrallah promette vendetta contro Israele

" Israele ha suprato tutte le linee rosse e violato tutte le leggi ". Hassan Nasrallah ha aperto il suo discorso a due giorni dalle prime esplosioni di walkie-talkie in Libano che hanno causato la morte di almeno 37 persone. Il Segretario generale di Hezbollah, serio in volto e risoluto nel tono, ha espresso le sue condoglianze ai caduti e augurato di riprendersi al più presto ai feriti. Ha quindi puntato il dito contro Tel Aviv, spiegando che alcuni degli attacchi hanno avuto luogo in ospedali, farmacie, mercati, negozi e persino in abitazioni, veicoli privati ​​e strade pubbliche, dove erano presenti migliaia di civili, tra cui donne e bambini. (il Giornale)

La notizia riportata su altri media

In questa prospettiva il Mossad e Aman (l'intelligence militare) avevano messo a punto un piano perfetto per mettere al tappeto i quadri dell'organizzazione nemica nelle prime ore di combattimenti. Il diavolo fa le pentole, ma non tutti i coperchi. (il Giornale)

Negli anni gli Hezbollah, oltre alla dominazione iraniana su un Paese che altrimenti avrebbe scelto il pluralismo religioso, hanno portato a una dittatura delle armi travestita da democrazia, a esplosioni con molte centinaia di morti francesi, americani, israeliani, ad assassini come quelli di Rafik Hariri, a incendi come quello devastante del porto di Beirut, 4 agosto 2020. (il Giornale)

Guardian, ’anni per capire come cercapersone e walkie-talkie siano esplosi’ (Il Sole 24 ORE)

Sarebbe stata la stessa Israele a produrre i cercapersone esplosi simultaneamente in Libano e Siria causando almeno 9 morti e il ferimento di altre 2800 persone tra civili e membri di Hezbollah. Un piano che sarebbe stato messo a punto da Tel Aviv nell'arco di almeno due anni, considerando che i dispositivi hanno iniziato ad essere spediti in Libano nel 2022. (Today.it)

La rivelazione del NYT sui cercapersone esplosi in Libano Cercapersone e walkie talkie esplosi in Libano: cosa sta succedendo (Virgilio Notizie)

«Un colpo sotto la cintura». È questa la definizione che fonti interne dei servizi israeliani – che ufficialmente negano un loro coinvolgimento – danno delle migliaia di micro attentati che hanno colpito in Libano i membri di Hezbollah (Tempi.it)