Verona: molestano la cameriera, il collega la difende e si becca un pugno: "Potevo perdere l'occhio"

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Secolo d'Italia INTERNO

Vinitaly, aggredito un cameriere che difendeva una collega. Era intervenuto per difendere la collega oggetto di pesanti apprezzamenti da parte di alcuni clienti. Lo hanno colpito con un pugno a un occhio e un centrotavola di vetro che gli ha rotto il naso. E' successo al ristorante Maffei di (Secolo d'Italia)

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Pare che siano giunti al locale già alticci e che durante tutta la serata abbiano avuto un atteggiamento sopra le righe. Così è bastato che il maitre li invitasse a moderare i toni per farli scatenare in tutta la loro furia. (Tiburno.tv)

Gli aggressori, inseguiti dal titolare, sono finiti nel mirino delle forze dell’ordine: per una ragazza, 26enne di Guidonia, è scattata la denuncia per lesioni gravi e omissione di soccorso; si sta risalendo all’identità dell’altro ragazzo, sempre di Guidonia, ritenuto responsabile della violenta aggressione. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Uno gli ha tirato un pugno in pieno volto, l'altro - una donna - gli ha scagliato sul naso un centrotavola in vetro rompendogli il setto nasale. " Mi ha scagliato un centrotavola di vetro in faccia, ho rischiato di perdere un occhio. (ilGiornale.it)

Cameriere pestato da 18 clienti ubriachi a Verona, denunciata una ragazza: “Scene da far west” Fermata una 26enne per il pestaggio del cameriere di un ristorante di Verona. Originaria di Guidonia (Roma) sarebbe stata lei a lanciare il centrotavola contro il giovane finito in ospedale. (Fanpage.it)

“Scene da far west, nessuno si sarebbe aspettato niente del genere”, ha commentato un collega. Per la vicenda è stata denunciata una 26enne di origini romane: secondo gli inquirenti avrebbe preso parte all’azione contro il giovane, di nome Cristian Sicuro, rimasto gravemente ferito. (Tag24)

Sulla vicenda ha parlato la stessa vittima, che ha spiegato le circostanze al Corriere del Veneto: “Io non so che cosa gli sia successo – racconta il ragazzo – stavamo parlando tranquillamente, ci stavamo spiegando. (Il Fatto Quotidiano)