A Wall Street vince la prudenza. Solo il prezzo del petrolio corre

Ieri a Wall Street i segnali che nella notte l'Iran avrebbe reagito contro Israele sono andati moltiplicandosi mano a mano che passavano le ore. L'annuncio ufficiale che l'attacco era imminente, avvenuto attorno alle 18,30 ora italiana (12,30 ora di New York), ha fornito nuove munizioni ai venditori che però non hanno mai ecceduto, tanto che il livello minimo dell'indice S& P è stato registrato un'ora prima (-1,3%) che gli allarmi cominciassero a suonare a Tel Aviv (il Giornale)

Su altri media

Le Borse, in Europa, non hanno reagito in quanto al momento del lancio dei razzi erano chiuse. L’attacco missilistico iraniano contro Israele, mentre Tel Aviv prosegue l’azione militare di terra in Libano, è arrivato. (Il Sole 24 ORE)

Wall Street apre la seduta del 2 ottobre in rosso, sulla scia delle crescenti tensioni in Medio Oriente, che hanno intaccato il sentiment degli investitori. Alle 15:30 il Dow Jones cede lo 0,1%, l’S&P lo 0,3% e il Nasdaq lo 0,4%. (Milano Finanza)

La notizia di un imminente attacco missilistico da parte dell'Iran contro Israele, poi avvenuto in serata, ha fatto scattare le vendite sui mercati azionari. A Milano il Ftse Mib ha ceduto l'1,04% scendendo sotto 34 mila punti a 33.771. (Italia Oggi)

Wall Street in ribasso con tensioni in Medio Oriente e sciopero portuali

Si apre in rialzo la seduta sulle principali Borse in Europa, ma non per Parigi che cede lo 0,16% in attesa che il primo ministro Michel Barnier si presenti in parlamento per dire come intende riprendere il controllo delle finanze pubbliche (la legge di bilancio dovrebbe essere presentata il 9 ottobre). (Corriere della Sera)

Lo scenario più temuto, ossia di una guerra aperta tra le due potenze del Medio Oriente, inizia a prendere forma. Il BTp a 10 anni è arrivato ad offrire meno del 3,35% con uno spread sempre in area 130 punti base rispetto al Bund. (InvestireOggi.it)

Nasdaq 100 JPMorgan (Finanza Repubblica)