Elezioni Usa 2024, lo storico: “Trump cerca l’appoggio cattolico”

New York, 2 novembre 2024 – “La morale Oltreoceano la dettano sempre più i partiti politici; Repubblicani e Democratici rappresentano le nuove chiese negli Usa largamente secolarizzati”. Ma, in un Paese in cui il 46% della popolazione si professa protestante e il 21% cattolico, il voto cristiano “a livello locale è in grado ancora d’influenzare l’esito della campagna elettorale per le presidenziali”, osserva lo storico Massimo Faggioli, passaporto italiano e cattedra al Dipartimento di Teologia e Studi religiosi dell’Università di Villanova, Philadelphia (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ne parlano anche altre testate

L'affondo del vescovo pugliese monsignor Giovanni Ricchiuti, presidente nazionale di Pax Christi sulle elezioni americane: «Una scelta tra guerrafondai». Le parole del vescovo «Sappiamo bene - ha detto Ricchiuti - che i cattolici americani integralisti, che sono tantissimi, purtroppo stanno dalla parte di Trump. (quotidianodipuglia.it)

Alla vigilia delle elezioni presidenziali, non ha senso inseguire i sondaggi per trovare la giusta previsione del voto. (L'HuffPost)

Di Lorenzo Rossi (Famiglia Cristiana)

Dagli Stati in bilico al voto "etnico". Le chiavi per vincere (e le incognite)

«Onora tuo padre e tua madre». Di conseguenza l'astensionismo equivale a una mancanza morale, una forma di peccato. (ilmessaggero.it)

È un dato acquisito e spesso ripetuto che hanno maggiore possibilità di diventare presidente degli Stati uniti un musulmano o un socialista che un ateo. Nella nazione, la cui costituzione peraltro richiederebbe una rigida divisione fra stato e chiesa, la religiosità è un requisito imprescindibile, che si è andato accentuando nel ventesimo secolo (la dicitura «in God we trust» è stata apposta sulla valuta nel 1958) (il manifesto)

Nel giorno in cui i cittadini americani sono chiamati a scegliere il loro prossimo presidente, il clima che si respira negli Stati Uniti è quello di una nazione divisa esattamente a metà in cui anche fattori considerati fino a qualche anno fa secondari possono influire sul voto. (il Giornale)