Fuori dalla fabbrica, l’ansia dei parenti degli operai: “Fatemi entrare, c’è mio nipote”. Una lavoratrice: “Boato pazzesco, come un terremoto”

Le prime testimonianze dal luogo dell’esplosione, lo stabilimento della Toyota Material Handling di Bologna, dove ci sono già due vittime accertate e undici feriti, sono drammatiche: "Poco dopo le 17 c’è stato un gran botto, lo abbiamo sentito noi da casa, a Borgo Panigale", cioè a più di un chilometro dell’azienda, raccontano tanti. Ma c’è chi l’ha sentito anche a sei chilometri di distanza. Una signora arrivata lì spiega che suo figlio e suo marito lavorano qui: il figlio era impegnato su un altro turno e quindi non era presente in fabbrica al momento dell'incidente, il marito è un delegato sindacale e si trova nello stabilimento insieme ad altri. (La Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Davanti allo stabilimento della Toyota Material Holding di Borgo Panigale è un via vai di amici e conoscenti all'indomani dell'incidente in cui due giovani operai - Lorenzo Cubello e Fabio Tosi, di 37 e 34 anni - sono morti e altri 11 sono rimasti feriti. (La Stampa)

Stando ai primi rilievi, a causare l'esplosione sarebbe stato un impianto di climatizzazione di tipo industriale, che si troverebbe all'esterno del capannone e vicino a una zona che ospita materiali di ditte esterne alla Toyota di Mirko Billi, Andrea Sangermano e Andrea Mari (Dire)

Toyota, l'amico di una delle vittime in lacrime: "Morire così è inaccettabile, l'azienda si metta una mano sul cuore"

Lorenzo Cubello e Fabio Tosi sono le due vittime dell’esplosione di ieri, mercoledì 23 ottobre, allo stabilimento della Toyota Material Handling di Borgo Panigale, alle porte di Bologna. Entrambi bolognesi: il primo, di 37 anni, è morto sul colpo mentre il secondo, 34 anni, è deceduto durante il trasporto in ospedale. (Open)