L'Ue processa Orbán (perché è stato sé stesso). Nessuna sanzione, nessuna conseguenza (di A. Mauro)

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Ucraina

Viktor Orbán non ha agito per conto dell’Unione Europea, in nome dell’Ue o di qualche sua istituzione. Il premier è consapevole della responsabilità della presidenza di turno ungherese e in questo spirito ha fatto un resoconto al presidente del Consiglio europeo Charles Michel sulla missione a Mosca”. Oggi è la giornata dell’acqua sul fuoco, ma a Bruxelles nessuno ci crede. Dopo l’incendio appiccato con il viaggio a Mosca da Putin, János Bóka, ministro ungherese degli Affari europei, cerca di eseguire al meglio gli ordini, al suo esordio con i giornalisti a Bruxelles per presentare alla stampa il semestre di presidenza affidato all’Ungheria. (L'HuffPost)

La notizia riportata su altri media

Domattina, nella riunione degli ambasciatori dei Ventisette a Bruxelles, l’esordio controverso della presidenza ungherese sarà al centro della discussione e un «chiaro avvertimento» verrà dato al rappresentante di Budapest. (Corriere della Sera)

"Non sono solo io a essere preoccupata, ma lo è l’intera Unione Europea”. Risponde così Olena Kondratiuk, vicepresidente della Verkhovna Rada, il parlamento ucraino, durante un’intervista a LaPresse, sul recente viaggio di Viktor Orban in Russia e in Cina. (Il Sole 24 ORE)

È noto che le tournée del premier ungherese, da questi definite “missioni di pace”, hanno stizzito non poco i vertici di Bruxelles e i leader di diversi stati membri dell’Ue. (il manifesto)

L’appello dei giuristi a Charles Michel: “L’Ungheria viola i valori Ue, non può avere la presidenza”

Molte critiche, ma nessuna contromisura. È questo il risultato della discussione che c’è stata ieri al Coreper tra gli ambasciatori dei ventisette stati membri sull’incontro di Viktor Orban con Vladimir Putin della scorsa settimana. (Start Magazine)

L’appuntamento di Washington per i 75 anni dell’Alleanza Atlantica, nata con l’obiettivo di raggiungere la pace attraverso il negoziato e di difendersi collettivamente in caso d’aggressione, si svolge in un’atmosfera di bellicismo spinto. (ROMA on line)

Il pasticcio Orbán si poteva evitare? Lo sostengono 150 giuristi delle più prestigiose università internazionali che da un mese si mobilitano per scongiurare la presidenza ungherese. L’argomento tecnico-formale intorno al quale muove l’appello pubblicato sull’European Law Journal resta valido anche dopo l’inizio della reggenza ungherese. (la Repubblica)