Attacco basi italiane in Libano, a sinistra scatta lo sciacallaggio: "Vergogna, il governo chiarisca"

Come soldati ben addestrati "al pericolo" le sinistre scatenato il puntuale processo preventivo al governo Meloni a poche ore dall'attacco israeliano al quartier generale dell'Unifil in Libano, dove è presente un notevole contingente italiano. Il ministro della Difesa ha immediatamente convocato d'urgenza l'ambasciatore israeliano e fatto il punto con (Secolo d'Italia)

Ne parlano anche altre fonti

La guerra è guerra e i generali israeliani non si fermano davanti a tre basi Unifil, per quanto grave sia il problema diplomatico e politico che quei colpi possono provocare. L’interposizione dei “peace-keepers”, i mantenitori della pace col casco blu dell’Onu, in buona parte italiani, ostacola l’avanzata di Israele e di fatto si presenta, agli occhi dell’Idf, come uno scudo protettivo non solo per i civili ma per i guerriglieri sciiti filo-iraniani che all’ombra di quelle basi internazionali cercano riparo. (ilmessaggero.it)

Durissimo l’intervento di Antonio Tajani, il Ministro degli Esteri italiano, che recentemente ha chiarito la sua posizione nei confronti di Israele ai microfoni di Dritto e Rovescio, su Rete 4. Inoltre, ha fornito alcuni aggiornamenti sullo stato di salute dei soldati italiani. (Virgilio Notizie)

PUBBLICITÀ Il governo italiano ha protestato formalmente contro le autorità israeliane per l'attacco al quartier generale e a due basi italiane della missione di pace Onu nel sud del Libano. Il ministro della Difesa Crosetto: "Possibili crimini di guerra" (Euronews Italiano)

Israele colpisce Unifil in Libano, nel mirino anche due basi italiane. Il ministro Crosetto: «Inaccettabile»

Il governo italiano è furibondo e ha espresso forte e chiara la sua protesta: "Non lo accettiamo". Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha telefonato personalmente al Comandante del Settore Ovest della missione, Generale Messina, dal (Secolo d'Italia)

Da un Merkava israeliano partono due colpi, il primo la sfiora, il secondo la rade al suolo. BEIRUT – Il sole è già alto in cielo quando un primo attacco colpisce il punto di osservazione n.12, la torretta di avvistamento più avanzata gestita dalla missione Onu Unifil nel sud del Libano, al confine con Israele. (la Repubblica)

Il punto di osservazione n.12 della base Onu di Naqura, all’estremo sud del Libano, è quello più avanzato e vicino alla linea di demarcazione con Israele. (Giornale di Sicilia)