Sciopero, Coisp: a Torino sei agenti feriti, è escalation violenza

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Agenzia askanews INTERNO

Milano, 29 nov. – “Offese e aggressioni continue ai poliziotti: non ce la facciamo più”. Così il segretario generale del sindacato di polizia Coisp, Domenico Pianese, sugli scontri tra polizia e antagonisti avvenuti stamani a Torino nel corso della manifestazione dello sciopero generale.“Stiamo assistendo a un’escalation di violenza contro le forze dell’ordine – continua – e il bilancio in questo momento è di sei poliziotti feriti. (Agenzia askanews)

La notizia riportata su altri media

Bruciate in strada le foto della premier Meloni e un fantoccio raffigurante il ministro Salvini Migliaia di manifestanti sono scesi in piazza a Torino per prendere parte alla protesta organizzata da Cgil e Uil in occasione dello sciopero generale. (Sky Tg24 )

Le forze dell'ordine li hanno respinti a manganellate, i manifestanti hanno sferrato calci e pugni e usato le aste delle bandiere. Sono avvenuti vicino alla stazione di Porta Nuova, in via Sacchi, in centro città, dove i manifestanti hanno cercato di entrare sfondando il cordone di polizia. (LaC news24)

Salvo i servizi minimi essenziali, a rischio stop per tutto il giorno fabbriche, scuole, sanità, poste, uffici pubblici, giustizia e negozi. Alla vigilia è scontro Salvini-sindacati sulla precettazione. (ilmessaggero.it)

Sciopero generale 29 novembre 2024: la mappa delle manifestazioni città per città. Disagi per sanità, trasporti, scuola e servizi

«Oggi blocchiamo tutto». A questo grido si sono mossi alcuni attivisti dello spezzone studentesco del corteo per lo sciopero generale in corso a Torino. Le tensioni con i carabinieri e la polizia si sono spostate dalla prefettura alle stazioni di Porta Susa e Porta Nuova. (Open)

Iù che una piazza contro la manovra è un'esibizione muscolare grondante odio contro il governo, la premier e i ministri. Al termine (Secolo d'Italia)

Lo sciopero generale di otto ore indetto dai sindacati Cgil e Uil per venerdì 29 novembre rischia di limitare fortemente i servizi primari destinati ai cittadini, poiché i settori coinvolti dalla mobilitazione sono trasversali, sia pubblici che privati e includono quelli che garantiscono le prestazioni essenziali, quali la sanità, i trasporti, la scuola e – più in generale – i servizi destinati alla cittadinanza. (Italia Oggi)