Medjugorje, nulla osta al culto e ai pellegrinaggi: il segno della rivoluzione del Papa

Una pacata aura di razionalità spira nel documento appena rilasciato dalla Santa Sede a proposito del culto della Madonna a Medjugorje. Segno della svolta impressa da papa Francesco e dal suo braccio destro al dicastero della Dottrina della fede, cardinale Manuel Fernandez. Il documento, tecnicamente una “Nota” del dicastero, nulla toglie allo slancio di fede dei credenti e al loro bisogno di sentirsi più vicino all’elemento divino; ma al tempo stesso sgombra il terreno da tutto ciò che possa avere il sapore di una paccottiglia medievale. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre testate

– Chi si augurava che la nota della Santa Sede chiudesse una volta per tutte la questione Medjugorje, dopo 43 anni vissuti ad alta tensione fra scettici e devoti dei presunti veggenti, rischia di restare deluso. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ma sconsiglia di andarci per cercare i «presunti veggenti» e le loro altrettanto presunte visioni della Madonna. Francesco pronuncia il suo nulla osta al culto pubblico sul Podbro, la collina rocciosa delle apparizioni mariane, alla luce dei «frutti positivi» generati dall’«esperienza religiosa» nel villaggio della Bosnia Erzegovina. (La Stampa)

Nulla osta del Vaticano al culto di Medjugorje e i pellegrinaggi religiosi nella cittadina della Bosnia ed Erzegovina diventata famosa nel 1981 quando sei giovani ragazzi del posto iniziarono ad affermare di vedere ciclicamente delle apparizioni della Vergine Maria sulla collina del Podbrdo. (Euronews Italiano)

La messa si ascolta con le cuffie di un registratore che la propone in parecchie lingue. (L'HuffPost)

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«La pastorale quotidiana nella parrocchia di Medjugorje è intensa – scrive il Vaticano nella nota ‘La Regina della Pace’ –. La Santa Sede ha riconosciuto ufficialmente che Medjugorje si caratterizza per le sue conversioni, vocazioni, esperienze spirituali. (corriereadriatico.it)