Commissione Ue, appello di Prodi e Monti per Fitto: «No ai regolamenti di conti»
«In questo momento, con le enormi sfide che l'Unione europea deve fronteggiare ad Est e ad Ovest, confidiamo che, davanti a candidati qualificati come Teresa Ribera o Raffaele Fitto, non prevalgano le tensioni intestine, in particolare tra i gruppi considerati più europeisti quali i Popolari e i Socialisti». Parole di Romano Prodi e Mario Monti, ex premier italiani che firmano un appello congiunto perché si sblocchi lo stallo nelle nomine dei vertici della Commissione europee. (Corriere della Sera)
Se ne è parlato anche su altre testate
I leader il Partito popolare europeo, il gruppo dei Socialisti&Democratici e i liberali di Renew ieri hanno trovato un accordo per confermare la socialista spagnola Teresa Ribera e il sovranista italiano Raffaele Fitto come vicepresidenti della Commissione, aprendo la strada al voto di fiducia sull’intera squadra il 27 novembre al Parlamento europeo che permetterà a Ursula von der Leyen di iniziare il suo secondo mandato il primo dicembre. (Start Magazine)
È il commento della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, mentre lascia il teatro Coliseo di Buenos Aires, sullo sblocco delle nomine Ue. (ilmessaggero.it)
L'accordo sulla nuova Commissione Ue "è ormai chiuso, è un'intesa a pacchetto che include il sì a Teresa Ribera e Raffaele Fitto", spiegano fonti parlamentari a margine della conferenza dei capigruppo dell'Eurocamera. (Il Giornale d'Italia)
Il via libera definitivo ai sei vicepresidenti arriva nonostante le condizioni imposte dal Ppe, che hanno rallentato le trattative fino all’ultimo momento. Commissione europea, via libera a Raffaele Fitto e Teresa Ribera: nella notte arrivano le nomine (dopo lo scontro al Parlamento) (ilmessaggero.it)
Bruxelles – Via libera ai due vice presidenti esecutivi designati, Teresa Ribera e Raffaele Fitto, dalle commissioni competenti del Parlamento europeo. (EuNews)
“È il profilo giusto per far crescere il peso specifico del nostro Paese. Porterà in Europa la sua competenza dimostrata nella gestione del Pnrr e la sua esperienza politica maturata in vari livelli istituzionali e sarà in grado di tradurre in vantaggi per il Mezzogiorno le istanze dei territori”. (Sassilive.it)