Morto Pino Roveredo, lo scrittore triestino che ha messo “gli ultimi” al centro. Premio Campiello con ‘Mandami a dire’, aveva 69 anni
L’emarginazione e la solitudine. Gli “ultimi” al centro del romanzo. È morto a 69 anni Pino Roveredo, dopo una lunga malattia. Lo scrittore si trovava nella casa di cura La Pineta del Carso di Duino-Aurisina, in provincia di Trieste. E a Trieste è nato il 16 ottobre 1954. Dopo un’infanzia e una giovinezza difficile, Roveredo ha debuttato nel 1996 con il romanzo autobiografico “Capriole in salita” (Lint Editore; ristampato da Bompiani nel 2007), in cui si è confrontato con il tema dell’alcolismo. (Il Fatto Quotidiano)
Se ne è parlato anche su altre testate
Pino Roveredo era nato a Trieste nel 1954 L’emarginazione, la malattia mentale, l’alcolismo, l’esistenza reclusa o randagia di personaggi ai confini della società e della vita stessa. (Corriere della Sera)
Pino Roveredo e quell’ultimo testo pensato per il teatro: «Ma è mancato il tempo» pietro spirito (Il Piccolo)
Gli incontri, l’impegno, le risate. Lo scrittore rivive nelle parole di Paolo Rumiz, Matteo Oleotto e don Mario Vatta Addio Pino Roveredo, i ricordi degli amici: «Sul molo Audace sognava l’Oriente guardando i monti» (Il Piccolo)
Addio a Roveredo, dalle capriole in salita ha trasformato la vita in letteratura Cristina Benussi (Il Piccolo)
Sono le parole che chiudono il romanzo “Ferro batte ferro” di Pino Roveredo. Si potrebbe riassumere con questa citazione la vita dello scrittore triestino che si è spento ieri dopo lunga malattia nella struttura sanitari di Pineta del Carso dove era ricoverato da alcuni giorni. (Il Messaggero Veneto)
Addio a Roveredo, morto a 69 anni a Trieste lo scrittore che raccontò la vita dei vinti Preferiva farsi chiamare autista delle parole. «Sono diventato popolare raccontando il mio lato peggiore», diceva. (Il Piccolo)