Delmastro non rimpiange niente

«Ribadisco che non voglio dare tregua alla mafia». Così il sottosegretario Andrea Delmastro torna a commentare la sua uscita sull’intima gioia che gli provoca sapere che i detenuti soffocano sul sedile posteriore dei nuovi mezzi della polizia penitenziaria. Di più, da Napoli, a margine dell’incontro organizzato dall’Unione Sindacati di Polizia Penitenziaria su «Carcere e criminalità 4.0. Sfide e opportunità per la polizia penitenziaria», Delmastro insiste, aprendo anche squarci sulla sua vita domestica: «Mia moglie, quando mio figlio Giovanni continua a dire che non vuole finire i compiti, che vuole andare a guardare la tv o stare sul tablet, sapete che gli dice? Non ti lascio respirare finché non finisci i compiti. (il manifesto)

Su altre fonti

Questa la precisazione del ministro della Giustizia Carlo Nordio sulle parole del sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro alla presentazione di una nuova vettura (Secolo d'Italia)

Però, collega Giachetti, lei mi ha chiesto di rispondere da storico, quale modestissimo sono: beh, vorrei ricordarle che, quando si parla di un nemico mortale, quando si tratta di un nemico mortale, nelle democrazie più avanzate sono sempre state adottate delle formule estremamente crude, crudeli». (Il Dubbio)

"E' singolare - ha notato Nordio - che si debbano spiegare le motivazioni per cui lo Stato non lascia respiro alla criminalità organizzata anche dotando la polizia penitenziaria di mezzi efficienti. "Quando si parla di un nemico mortale come i mafiosi queste espressioni dure sono giustificate". (La Nuova Venezia)

Nordio cita Churchill e difende Delmastro: «Giustificate le sue parole contro i mafiosi»

«Ribadisco che non voglio dare tregua alla mafia, alla camorra, alla criminalità organizzata, non voglio fare respirare la criminalità organizzata. Fratelli d'Italia non vuole lasciare tregua ai mafiosi». (ROMA on line)

Così parlò Nicola Gratteri, il magistrato che dal 13 settembre 2023 Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli. "Al ministero della Giustizia è quello che più di tutti sta insistendo sulla gestione del 41 bis". (Secolo d'Italia)

Il guardasigilli giustifica l’uscita del sottosegretario sul «non lasciare respirare i criminali», facendo sue le parole dell’ex primo ministro britannico: «Disse non daremo tregua ai nemici, alcuni vanno curati, altri uccisi. (Lettera43)