La liberazione dei prigionieri dopo anni di trattative segrete con la Russia: il ruolo di Sullivan e la dritta di un reporter bulgaro

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Corriere della Sera ESTERI

Joe Biden lo ha riconosciuto l’altra sera, parlando con i giornalisti nella Joint Base Andrews, la base dell’aeronautica militare vicina a Washington. Alle sue spalle gli ostaggi liberati, appena arrivati da Ankara. Senza la collaborazione del cancelliere tedesco Olaf Scholz, il grande scambio di prigionieri «non sarebbe stato possibile». Il presidente americano ha rivelato anche quale sia stata la mossa finale: la telefonata con il primo ministro sloveno, Robert Golob (Corriere della Sera)