Il piano di Trump per la fine della guerra in Ucraina

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Ucraina

Due stretti consiglieri militari dell’ex presidente statunitense Donald Trump hanno pubblicato un piano per porre fine alla guerra in Ucraina in caso di vittoria del candidato repubblicano alle prossime elezioni presidenziali. Il piano è stato stilato da Keith Kellogg e Fred Fleitz, entrambi capi di stato maggiore del Consiglio di sicurezza nazionale di Trump durante la sua presidenza nel periodo 2017-2021 ed è stato pubblicato sul sito dell’America First Policy Institute, un think tank pro-Trump in cui Kellogg e Fleitz ricoprono posizioni di spicco. (L'INDIPENDENTE)

Ne parlano anche altre testate

Spingere i paesi europei ad investire di più nella difesa e fornire il grosso delle truppe e le armi schierate nel continente. Continuare a garantire la protezione dell’ombrello nucleare, riducendo però il resto dell’impegno militare. (la Repubblica)

La Nato non si espande a Est, lasciando fuori Ucraina e Georgia, e tratta con Vladimir Putin per porre fine alla guerra con la cessione di territori ucraini alla Russia. Nell'agenda di Donald Trump è questo il piano per porre fine al conflitto in corso da oltre 2 anni. (Adnkronos)

Non c'è un dialogo in corso tra il presidente russo, Vladimir Putin, e il candidato repubblicano alla Casa Bianca, Donald Trump, sulle condizioni per raggiungere la pace in Ucraina. Lo ha sottolineato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, rispondendo in conferenza stampa alla richiesta di commentare la notizia di un dialogo in corso tra le parti. (Adnkronos)

Un presidente Usa è condizionato

Nel corso del dibattito televisivo sulla CNN, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il rivale repubblicano Donald Trump si sono scontrati sulla politica estera e sulla guerra della Russia contro l’Ucraina. (LAPRESSE)

Leggi tutta la notizia La Nato non si espande a Est, lasciando fuori Ucraina e Georgia, e tratta con Vladimir Putin per porre fine alla guerra con la cessione di territori ucraini alla Russia. (Virgilio)

La politica internazionale delle grandi potenze – salvo quelle a regime dittatoriale – è guidata più o meno collegialmente da politici, consiglieri, esperti militari, economisti, storici, tanto che, essendo costanti i fondamentali di un Paese, la politica tende ad essere sempre la stessa anche se cambiano i governi. (Italia Oggi)