Toro d'Arabia? La risposta di Cairo sul fondo saudita...
Lunedì 2 dicembre supererà Orfeo Pianelli, indimenticato presidente dell’ultimo scudetto granata, diventando il presidente più longevo della storia del Torino. Ma per Urbano Cairo, visti i venti di tempesta (e di contestazione ad oltranza) che soffiano su di lui da qualche tempo a questa parte, ci sarà poco o nulla da festeggiare. I tifosi del Toro, stanchi delle tante promesse e dei pochi fatti concreti, stanchi di galleggiare, stanchi di perdere - senza neanche giocarli - i derby contro la Juventus, sognano la svolta a livello societario. (Torino Cronaca)
Ne parlano anche altri media
(Adnkronos) – “Ho preso il Torino 19 anni fa quando stava fallendo, ma non voglio rimanere a vita e ci sta passare la mano ad un certo punto. Io non voglio restare a tutti i costi”. (CremonaOggi)
ROMA Si vede lontano un miglio che il calcio lo vive con passione, la stessa che ha per il mondo dei giornali, non sarebbe diventato presidente del Torino e di Rcs MediaGroup. Gioca in casa, a Sport Industry Talk sesta edizione del convegno organizzato dal Corriere della Sera e da Rcs Academy. (Corriere della Sera)
Così il presidente di Rcs e del Torino Urbano Cairo durante l'evento Sport Industry Talk di Roma. Ma su questo non c'è dubbio. (Tutto Juve)
«Ho preso il Torino 19 anni fa quando stava fallendo ma non voglio rimanere a vita e ci sta passare la mano ad un certo punto. Ma vorrei che nel momento in cui deciderò di vendere ci sia uno più ricco di me, allora mi farò da parte. (La Repubblica)
Nel corso del suo intervento, il numero uno granata si è espresso sull'impatto delle proprietà straniere nel campionato italiano: "Non si possono fare generalizzazioni, il fondo Elliott al Milan ha fatto bene così come Rocco Commisso a Firenze. (Fcinternews.it)
Quando arriverà uno che è più ricco e più bravo io mi faccio da parte. Su questo non c'è dubbio, io non voglio restare a tutti i costi. (Calciomercato.com)