Luca Zingaretti racconta il suo primo film da regista: “La casa degli sguardi”

Ci sono tanti temi cari a Luca Zingaretti come la dignità del lavoro, la capacità salvifica della poesia, il dolore come strumento necessario per raggiungere la felicità, nel suo primo film da regista, La casa degli sguardi , presentato in anteprima alla Festa del cinema di Roma . Tratto dal romanzo di Daniele Mencarelli racconta la storia di un ventenne, interpretato da Gianmarco Franchin i, che scrive poesie, empatizza con il dolore del mondo, senza filtri, e nell'alcool trova uno strumento per resistere all'angoscia di esistere. (AMICA - La rivista moda donna)

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Per la prima volta autore, con La casa degli sguardi, ieri alla Festa del cinema di Roma, l’attore amatissimo di teatro e tv, parla del suo film con un’emozione che, all’improvviso, lo fa tornare principiante: «Mi sento come se oggi dessi alla luce un figlio, il frutto di un lavoro di due anni e mezzo, di un desiderio coltivato d… (La Stampa)

Anzitutto “La casa degli sguardi”, opera prima di Luca Zingaretti che porta sullo schermo un testo di Daniele Mencarelli: un film dolente, intenso, marcato da tenerezza. In cartellone anche uno dei titoli più attesi di Alice nella città: “Il ragazzo dai pantaloni rosa” di Margherita Ferri, che racconta l’esistenza fragile di Andrea Spezzacatena, quindicenne suicida nel 2012 vittima di cyberbullismo. (Servizio Informazione Religiosa)

"La casa degli sguardi" di Luca Zingaretti: "Nella vita bisogna saper elaborare il dolore non demonizzarlo, è catartico" Luca Zingaretti con "La casa degli sguardi" firma la sua prima regia: Marco ha 20 anni e una grande capacità di sentire, avvertire ed empatizzare con il dolore del mondo, scrive poesie, e cerca nell’alcool e nelle droghe “la dimenticanza”, quello stato di incoscienza impenetrabile anche all’angoscia di esistere e di vivere. (La Stampa)

Montalbano ha consegnato l’immagine di Luca Zingaretti alle masse televisive e al resto del mondo tanto tempo fa, e lui lo capì quando a Londra lo fermò un flemmatico fan britannico. Zingaretti, i suppose. (la Repubblica)

Pensavo a come girare le scene, non solo ad interpretarle. Una regia arrivata dopo «anni che ne coltivava il desiderio», Luca Zingaretti porta nella sezione Grand Public della Festa del Cinema di Roma La casa degli sguardi, la sua prima opera cinematografica, liberamente ispirata al libro omonimo di Daniele Mencarelli edito nel 2018. (Ciak Magazine)

Né commissario né direttore di carceri: questa volta sul set Luca Zingaretti si è ritagliato il ruolo di padre. (ilmattino.it)