Sciopero generale, bruciate a Torino le foto di premier e ministri. Piantedosi: clima pesante
Lavoratori e disoccupati, studenti e pensionati sono scesi in strada di più di quaranta città, ma ci sono state anche manifestazioni violente, assalti alle stazioni, le fotografie della premier e di due ministri incendiate e scontri con le forze dell’ordine, con il Viminale che ha parlato di un «clima pesante». Secondo i sindacati che hanno guidato la protesta, ieri almeno 500mila persone hanno riempito 43 piazze d’Italia: Cgil e Uil hanno sfilato da nord a sud per lo sciopero generale, a Bologna c’era Maurizio Landini, mentre a Napoli c’era Pierpaolo Bombardieri (ilmessaggero.it)
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Scontri tra le forze dell’ordine e antagonisti che hanno partecipato allo “spezzone sociale” del corteo per lo sciopero generale a Torino. Sono avvenuti vicino alla stazione di Porta Nuova, in via Sacchi, in centro città, dove i manifestanti hanno cercato di entrare sfondando il cordone di polizia. (Il Fatto Quotidiano)
Torino — È Torino la piazza più calda delle proteste contro la manovra dell’esecutivo. (La Repubblica)
Soddisfazione dei sindacati per la grande adesione allo sciopero generale indetto per oggi da Cgil e Uil. La partecipazione in provincia di Torino in alcuni stabilimenti significativi secondo i dati forniti dal sindacato: Microtecnica 90%, Leonardo Caselle 80%, Avio Borgaretto 95%, Denso 70%, Bitron 75%, Valeo 70%, Savio 60%, Magna Olsa 95%, Pirelli Settimo Torinese 90%. (L'Eco del Chisone)
A scagliarsi contro il cordone della polizia sono stati gli studenti appartenenti allo spezzone pro Palestina , alcune centinaia di persone che hanno utilizzato anche torce da segnalazione tra gli oggetti lanciati. (Gazzetta del Sud)
Alta tensione a Porta Susa: studenti e pro Pal occupano dopo gli scontri alla stazione centrale (La Stampa)
Al grido di "al rogo" e "dimissioni" davanti alla stazione di Torino Porta Nuova, al termine del corteo di studenti, pro Palestina e centri sociali sono stati bruciati un fantoccio di stracci con la foto del ministro Salvini e le foto della premier Meloni, del ministro Crosetto e del ceo di Leonardo, Cingolani. (Adnkronos)