Mutui, quanto costano con l’Euribor al 3% (un punto in meno di un anno fa): tasso fisso ai minimi, cosa conviene?
L’appuntamento con la prossima riunione della Bce è fissata per il 12 dicembre ma per i mercati è cosa fatta. Così l’Euribor a 3 mesi, il parametro considerato il benchmark per i finanziamenti a tasso variabile, ha già iniziato a scendere posizionandosi poco sopra il 3%, oltre un punto meno sui massimi di un anno fa. Anche l’Eurirs, il parametro che di fatto determina il pricing dei mutui fissi, è in discesa e il trentennale ormai viaggia attorno al 2%. (Corriere della Sera)
Se ne è parlato anche su altri media
Nelle tabelle le migliori offerte elaborate sul sito di MutuiOnline per prestiti a 20 e 30 anni, fissi e variabili. Ecco in che modo il mercato dei mutui si sta già adeguando alle condizioni che verranno. (Corriere della Sera)
Nonostante il calo dei tassi di interesse, le famiglie italiane continuano a ridurre le richieste di finanziamenti. È questo il quadro delineato dall’ultimo rapporto dell’ABI (Associazione Bancaria Italiana). (Credit Village)
A certificarlo è il dato della Banca d'Italia che fotografa il mercato allo scorso settembre, mese in cui tra l'altro non c'era ancora stato il taglio ai tassi decretato dalla Banca centrale europea ad ottobre. (Today.it)
Da oltre un anno i tassi di interesse sono in costante diminuzione, influenzati dai tagli applicati dalla BCE e dalle politiche monetarie adottate in risposta alle dinamiche economiche globali. Il Rapporto Abi di ottobre 2024, infatti, evidenzia una riduzione dei tassi medi per mutui e prestiti, offrendo nuove opportunità a famiglie e imprese. (Sicilianews24)
Questo trend è strettamente legato alla politica della Bce, che con il recente taglio dei tassi ha contribuito a migliorare le condizioni per famiglie e imprese. Anche l’Euribor a tre mesi e l’Irs a 10 anni, indicatori chiave per i mutui, mostrano un calo costante, rendendo il costo del credito più accessibile. (I-Dome.com)
La media dei migliori mutui a tasso variabile continua dunque a contrarsi, dal 4,3% del secondo trimestre 2024 al 4,1% nel terzo trimestre per arrivare al 3,8% di inizio ottobre. Arriva a ottobre il terzo taglio consecutivo al costo del denaro che porta il Tasso di riferimento BCE dal 4,50% dello scorso maggio al 3,40% attuale. (Il Giornale delle PMI)