È giusto festeggiare il Natale? Cosa dice la Bibbia
Supporta La Pulce nell'Orecchio in questo periodo difficile in cui l'informazione, anche quella scomoda, fa la differenza sulle fake news e la misinformazione. Ogni anno il Natale torna con le sue luci scintillanti, i regali sotto l’albero e un’atmosfera di festa che riempie strade e case. Ma siamo davvero consapevoli del significato originario di questa celebrazione? Sebbene il 25 dicembre sia comunemente associato alla nascita di Gesù, le Scritture non indicano una data precisa. (La Pulce nell'Orecchio)
Se ne è parlato anche su altri media
Tuttavia, la data effettiva della sua nascita rimane un argomento di dibattito tra storici, teologi e studiosi. Non esiste un anno "zero" e gli errori di calcolo commessi secoli fa continuano a influenzare la nostra percezione del tempo. (leggo.it)
Nel mondo di oggi, la prima celebrazione che si associa alla parola “festa” è certamente il Natale. Il Natale è una festa millenaria, che affonda le radici delle sue pratiche in tradizioni ancora più antiche. (L'INDIPENDENTE)
Nessuna conferma nelle sacre scritture, solo qualche accenno – molto vago – nei Vangeli di Luca e Matteo. La prima notizia è che Gesù Bambino non è nato il 25 dicembre. (la Repubblica)
Chi fissò il Natale cristiano al 25 dicembre? I Vangeli non specificano la data di nascita di Gesù. Troviamo il primo riferimento sicuro nel Chronographus anni 354, opera del calligrafo e pittore romano Furio Dionisio Filocalo: da questo almanacco illustrato risulta che a Roma si celebrò un … (La Stampa)
Ma allora perché si festeggia il Natale il 25 dicembre? La spiegazione poggia su due cardini. Il primo è temporale: i cristiani iniziarono a festeggiare il giorno del Natale intorno al IV secolo. (Corriere della Sera)
La nascita di Gesù è uno degli eventi più emblematici e simbolici della cultura cristiana. Natale: tra storia, simbolismo e realtà storica della nascita di Gesù (Demografica | Adnkronos)