No Tav tornano in marcia, tensione al cantiere
La questura di Torino fa sapere che sono 14 i feriti tra le forze dell’ordine e che si sarebbe sprigionato anche un incendio ai margini della carreggiata dell’autostrada, domato con gli idranti.
I No Tav in un comunicato parlano di “ennesimo avamposto militare”, rivendicando “il diritto a difendere il nostro territorio dallo scempio che quotidianamente, e da decenni, ci viene imposto – scrivono – orgogliosamente lottiamo per il futuro di tutti, per il Pianeta, insieme a milioni di persone in tutto il mondo”
Manifestazione nell'ambito del Festival Alta Felicità. (LaPresse)
Su altri media
Gli investigatori della Digos della polizia sono al lavoro per identificare, attraverso i filmati, il gruppo di incappucciati che l’altro pomeriggio per alcune ore ha lanciato di tutto contro le forze dell’ordine, dopo il corteo No Tav in Val di Susa, organizzato nell’ambito del Festival Alta Felicità. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
No tav, gli scontri davanti al cantiere di San Didero. Poco dopo l’ora di pranzo almeno duemila attivisti hanno lasciato l’area del campeggio per raggiungere a piedi il cantiere di San Didero. Tutto come gli anni scorsi nella seconda giornata del Festival Alta Felicità, appuntamento ormai tradizionale del movimento No Tav, in val di Susa. (La Stampa)
Ormai la questione sembra avere assunto i connotati di una battaglia fra lo Stato e i centri sociali, con i cittadini e spesso anche certa politica usati come cavalli di Troia. (TorinOggi.it)
No Tav, pioggia di denunce in arrivo caccia ai manifestanti incappucciati di Sarah Martinenghi. (ansa). La Digos sta visionando i filmati per scovare i violenti. (La Repubblica)
Sarà opportuno che la magistratura faccia luce sugli opachi rapporti che intercorrono tra certi ambienti politici ed i black bloc no tav, per verificare se vi siano elementi di partecipazione esterna che sostengono attraverso varie forme i violenti e le loro azioni o le istighino”. (Secolo d'Italia)
L’assalto al cantiere che non c’è. Il caro materie prime costringe alla revoca del bando di Diego Longhin. A San Didero la Sitaf deve costruire il nuovo autoporto. (La Repubblica)