Pnrr, si riapre il totonomi: tra i papabili i meloniani Leo e Lucaselli. Il risiko delle deleghe
Dopo Raffaele, chi? Chi affronterà il lavoro difficile, sempre sotto scrutinio anche internazionale, una volta acquisita la vicepresidenza della Commissione Ue da Raffaele Fitto? Un ministro titolare a tutto tondo? Oppure ha ragione chi dice che «da Bruxelles, il vero ministro sarà comunque sempre lui?». E in maggioranza la questione non è soltanto questa. La carne sul fuoco tra alleati è tanta, tantissima. (Corriere Roma)
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Così se passerà la prova del consenso finale, come tutto al momento lascia pensare, il secondo mandato dalla leader tedesca inizierà formalmente il 1 dicembre. Dopo il via libera ai sei vicepresidenti, Fitto e Ribera in testa, da parte dell’Eurocamera, già si pensa al prossimo appuntamento: il voto sull’intero collegio dei commissari presieduto da Ursula von der Leyen. (il manifesto)
Sono stati approvati i vicepresidenti Kaja Kallas (il gradimento del Parlamento era una formalità, in questo caso, perché è stata indicata direttamente dal Consiglio Europeo), Stéphane Séjourné, Roxana Minzatu e Henna Virkkunen mentre lo stallo su Teresa Ribera e Raffaele Fitto, oggetto di continui veti incrociati tra Ppe da un lato e S&D dall'altro, è stato sbloccato l’altra sera in virtù dell'approvazione a latere di diverse mozioni di minoranza su Ribera. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
A venti giorni dalle elezioni presidenziali dello scorso 5 novembre negli Stati Uniti, Donald Trump ha già annunciato buona parte delle nomine di primo livello per la sua prossima amministrazione. (Il Giornale d'Italia)
Ma nascerà la nuova Commissione europea? E quando? Ora sembra che serva un ulteriore passaggio. (Sky Tg24 )
Valentina Palmisano, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, alla fine è stata raggiunta l’intesa tra Popolari, Liberali e Socialisti, sul via libera ai vicepresidenti esecutivi di Ursula von der Leyen. (LA NOTIZIA)
Da cui escono rilanciato il ruolo della premier conservatrice Giorgia Meloni e consolidata l’egemonia politica del Ppe di Manfred Weber. Nel segno di una convergenza politica destinata a riprodursi sugli argomenti più scottanti dell’agenda Ue, a cominciare dai migranti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)