Morte Raffaella Carrà, il dolore di Arbore: “Per la tv finisce un’epoca”
Raffaella conclude Arbore, “Era una vera romagnola, brava in tutto, allegra, simpatica
Io provo un grande dolore per aver perso un’amica e una collega“.
Un momento, aggiunge, “che ricordo con grande affetto“.
Renzo Arbore affronta così con i cronisti lo choc per la notizia della morte di Raffaella Carrà, arrivata a tradimento come un terremoto nelle ore più torride del luglio romano.
Morte Raffaella Carrà, il ricordo di Renzo Arbore. (L'Occhio)
Se ne è parlato anche su altre testate
di Marco Castoro. Renzo Arbore e Raffaella Carrà, l’alfiere e la principessa della bella epoque della televisione italiana. Ci lascia orfani, un lutto per tutti noi che abbiamo amato la tv più bella del mondo, quella italiana con Raffaella, Corrado, Mina, Luttazzi, Salce, Trapani, Falqui. (leggo.it)
Renzo Arbore ricorda Raffaella Carrà: un "mito" che piaceva a tutti Renzo Arbore ricorda l'amicizia con Raffaella Carrà, spiegando cosa l'artista ha rappresentato per la cultura italiana. “Adesso è una parola abusata”, ma “lei era davvero un mito, anche nel suo essere avara di televisione. (Virgilio Notizie)
«Un giorno Gianni mi disse che doveva andare a fare una pubblicità per RadioTeleFortuna con una tale Raffaella Carrà, pare abbia fatto un film con Frank Sinatra, disse. Cosa ha rappresentato Raffaella Carrà? (Corriere della Sera)
E la casa di Raffaella e di Gianni fu inondata dal portone all’ascensore dalle rose mandate da Silvio Berlusconi Raggiungiamo Renzo Arbore al telefono per avere da un Maestro della tv come lui un commento sulla morte improvvisa di Raffaella Carrà (L'HuffPost)
Lo showman foggiano ha espresso tutto il suo dolore per la morte della collega e ha riaperto l'album dei ricordi: “Gli storici parleranno della fine della bella epoque del piccolo schermo". In Romagna dovrebbero indire una settimana di lutto” (FoggiaToday)
Renzo Arbore non trattiene le lacrime Mi aveva chiamato Renato Zero per avere sue notizie, non l’aveva vista all’Argentario, come al solito. (la Repubblica)