Omicidio Tramontano, la pm: “Impagnatiello un giocatore di scacchi, narcisista mortale. Manipolò anche i parenti. Raptus? No, premeditò”
Nessun raptus ma un “narcisismo mortale” portò Alessandro Impagnatiello – definito un “giocatore di scacchi” – a uccidere con “inaudita violenza” la fidanzata Giulia Tramontano e il bambino che portava in grembo. Così la pubblico ministero Alessia Menegazzo ha iniziato la requisitoria contro l’ex barman accusato di aver ucciso la compagna. Un “viaggio nell’orrore”, secondo l’accusa coordinata dalla procuratrice aggiunta Letizia Mannella, durante il quale Tramontano e il suo bambino furono “trucidati” nella casa di Senago, alle porte di Milano, il 27 maggio 2023. (Il Fatto Quotidiano)
La notizia riportata su altri media
La procuratrice aggiunta di Milano Letizia Mannella e la pm Alessia Menegazzo hanno chiesto la condanna all’ergastolo per Alessandro Impagnatiello, l’ex barman 31enne accusato di avere ucciso nel maggio 2023 la ex fidanzata Giulia Tramontano, incinta di sette mesi. (Open)
È attesa per il prossimo 25 novembre la sentenza per Alessandro Impagnatiello, l'ex barman accusato dell’omicidio della sua compagna Giulia Tramontano. Una data che si carica di una forte valenza simbolica, trasformando il verdetto in qualcosa di più che una semplice conclusione processuale. (leggo.it)
A mamma di Giulia Tramontano, Loredana Femiano, va a salutare e abbracciare la pm di Milano Alessia Menegazzo, al termine della requisitoria nel corso dell'udienza a Milano per il processo ad Alessandro Impagnatiello, per cui la procura ha chiesto l'ergastolo. (La Repubblica)
La Procura di Milano ha chiesto l'ergastolo con l'isolamento diurno di 18 mesi per Alessandro Impagnatiello, accusato di aver ucciso nella loro casa di Senago la compagna Giulia Tramontano, incinta di 7 mesi, il 27 maggio 2023. (Liberoquotidiano.it)
Non è neppure escluso che oggi arrivi la sentenza della corte d’Assise. Si parte con la requisitoria dei pm, per la prima volta le telecamere sono ammesse in aula, ma è vietato riprendere l’imputato, su sua richiesta. (il Giornale)
Non è stata un episodio nato e concluso sul momento, quello che spesso erroneamente viene definito ‘un raptus’, né il gesto violento di un uomo che all’improvviso diventa un assassino della donna che diceva di amare. (Luce)