Difesa, Leonardo e Fincantieri pesano nel settore per il 14% sul giro d’affari europeo. Il report di Mediobanca
Ultim'ora news 25 novembre ore 14 Le prime 100 aziende italiane del settore della difesa realizzano in media 43 mila euro di utili netti l’una al giorno e hanno chiuso il 2023 con un record di 1,6 miliardi di profitti, in crescita dell’11% rispetto al 2021. Una crescita favorita dal boom del settore, dopo lo scoppio della guerra in Ucraina prima e dalla crisi in Medio Oriente poi, che viene analizzato dall’area studi di Mediobanca nella settima edizione del report sulle aziende del comparto. (Milano Finanza)
Ne parlano anche altri giornali
Economia Difesa, il settore italiano vale il 14% di quello europeo. Nel ’23 ricavi a +6,6% (VeneziePost)
Per Mediobanca, infatti, la spesa per la difesa ha toccato un nuovo record a livello globale, arrivando a sfiorare i 2.500 miliardi di dollari, in crescita rispetto ai 2.443 miliardi del 2022, pari a 306 dollari a persona. (LA NOTIZIA)
L’escalation delle tensioni geopolitiche innestate dal conflitto in Ucraina e da quello in Medio Oriente, ma anche in Sudan e Myanmar, ha determinato una crescente attenzione alle tematiche della sicurezza e un incremento nelle spese per la difesa che hanno raggiunto il massimo storico a livello globale di 2.443 miliardi di dollari nel 2023 (+6,8% sul 2022), pari a 306 dollari a persona (320 euro). (Italia Oggi)
Martedì 26 novembre, alle ore 11.00, presso la Sala degli Atti Parlamentari, Biblioteca del Senato “Giovanni Spadolini”, Piazza della Minerva, 38, a Roma, si terrà l’incontro “La fotografia dell’industria delle due ruote in Italia attraverso l’analisi dei principali indicatori economici-finanziari”, promosso da Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori), durante il quale sarà presentato l’inedito studio condotto da Bain & Company Italia sul valore economico generato dalla produzione, dall’assemblaggio, dai servizi e dalla distribuzione di parti, componenti e prodotto finito nel settore. (Il Giornale d'Italia)
Intervenire sulla composizione della spesa pubblica, come si vede, è un esercizio complicato, ha osservato l’ad di Mediobanca Alberto Nagel alla presentazione del rapporto dell’Area studi dell’istituto sul settore della Difesa. (Il Sole 24 ORE)
Ultim'ora news 26 novembre ore 20 (Milano Finanza)