Nomine Ue, l'ok senza Meloni alla conferma di von der Leyen. ​La premier: «Vergognoso se ce la facessero pagare»

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Ucraina

Fumata bianca al Consiglio europeo. Dopo una lunga cena di trattative, poco prima della mezzanotte è passato l'intero pacchetto di nomine per i top job, le cariche di vertice della nuova Ue: il socialista portoghese António Costa è il nuovo presidente del Consiglio europeo, la liberale estone Kaja Kallas è ufficialmente candidata alla carica di Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune (serve un ultimo via libera del nuovo presidente della Commissione e dell'Europarlamento) e la popolare tedesca Ursula von der Leyen si presenterà a Strasburgo per ottenere un bis alla guida dell'esecutivo Ue, con ogni probabilità il 18 luglio. (ilgazzettino.it)

Su altri giornali

Giorgia Meloni si è astenuta sul voto a favore di Ursula Von der Leyen ed invece ha votato contro all'accoppiata Costa-Kallas come presidente del Consiglio Europeo ed Alto Rappresentante per la politica estera. (Panorama)

Come col governo Draghi, ma anche col Conte uno: nessun sostegno, ma con la schiena dritta sull'Ucraina" con l'ex numero 1 della Bce, "e pronti a sostenere i decreti sicurezza" dell'esecutivo M5S-Lega. (Adnkronos)

Il tema non è Ursula von Leyen, ma quali sono le politiche che vuole portare avanti «e su questo non abbiamo risposte», ha spiegato Meloni su X. (Milano Finanza)

L'Italia si astiene su von der Leyen, no a Kallas e Costa. Meloni: "Nomine sbagliate nel metodo e nel merito"

In effetti, se ce ne fosse stato bisogno, il voto sui top jobs ha mostrato con nettezza le tre diverse posizioni che convivono nell'esecutivo. (Tiscali Notizie)

Quattro quotidiani europei, la mattina del 28 giugno, hanno dedicato spazio a Giorgia Meloni sulle loro prime pagine. Trattativa che ha visto «la dirigente nazionalista italiana emarginata nelle discussioni sull’attribuzione di posti chiave a Bruxelles», scrive il quotidiano francese. (Open)

Ursula Charles Michel ha ufficializzato su X le nomine dei cosiddetti top jobs, decise a maggioranza qualificata rafforzata, necessaria intorno al tavolo dell'Europa building. (Secolo d'Italia)