Ddl sicurezza, l'Europa a gamba tesa
Un altro squillo del Consiglio d'Europa. Dopo l'allarme contro la «profilazione razziale» da parte della polizia italiana, lanciato alla fine dello scorso ottobre, l'organismo europeo - ma non facente parte dell'Unione Europea - interviene di nuovo nel dibattito italiano. Stavolta, quella che il presidente del Senato Ignazio La Russa definisce «inaccettabile interferenza», arriva dal commissario per i diritti umani, Michael O' Flaherty, professore irlandese esperto in diritti umani ed ex funzionario delle Nazioni Unite (il Giornale)
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Sandra Zampa, senatrice Pd, vicepresidente della delegazione italiana al Consiglio d’Europa. Cosa pensa della lettera inviata al presidente del Senato La Russa dal commissario per i diritti umani, Michael O’Flaherty, a proposito dei rischi di violazione dei diritti umani prodotti dal ddl sicurezza? (il manifesto)
Il presidente del Senato rispedisce al mittente la lettera inviata a Palazzo Madama da parte del commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, Michael O'Flaherty: "Chiedere ai parlamentari di non votare il ddl è irrituale e contrario a qualunque principio democratico" (il Giornale)
A scriverlo è il Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Michael O’Flaherty, che elenca uno per uno gli articoli del ddl Sicurezza fortemente indiziati di violare le convenzioni europee e internazionali in una lettera indirizzata al presidente del Senato Ignazio La Russa e, tramite lui, a tutti i senatori italiani impegnati nella seconda lettura del testo di legge. (il manifesto)
È inammissibile che la destra continui a sentirsi al di sopra della legge, fuori dalle regole fondamentali della costituzione del diritto europeo e delle convenzioni internazionali". "Le parole del Presidente La Russa, pronunciate contro il commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, O'Flaherty, sono molto gravi. (Civonline)
In una lettera inviata il 16 dicembre, resa pubblica solo oggi, il commissario per i diritti umani Michael O’Flaherty ha invitato i senatori italiani a non approvare il disegno di legge a meno che non venga profondamente modificato. (Il Giornale d'Italia)
A sfilare tra slogan e bandiere, anche Cgil, Anpi e Arci, esponenti di Avs, Pd, M5S e Rifondazione, insieme ai movimenti per la casa, antiproibizionisti e per i migranti. “A pieno regime contro il ddl Paura”. (LA NOTIZIA)