Coronavirus, morto Michele Stanca: genetista e vicepresidente dei Georgofili

Era ricoverato dal 25 febbraio scorso a causa di un contagio da coronavirus.

Coronavirus, morto in India il medico in pensione di Codogno. Coronavirus, diretta.

E proprio la secolare istituzione lo ricorda come «un illustre scienziato che ha contribuito alla crescita dell'agricoltura in Italia e nel mondo».

È morto ieri all'ospedale di Vaio di Fidenza (Parma) lo scienziato Michele Stanca, genetista di fama internazionale, autore di importanti studi e ricerche nel settore della genetica agraria, in particolare sul miglioramento genetico dei cereali: aveva 77 anni. (Il Messaggero)

Ne parlano anche altri giornali

Michele Stanca, tra le sue tante attività, è stato anche un fattivo collaboratore del ciclo di incontri A Cena Con la Scienza, organizzato da Confagricoltura Piacenza ed Agriturist. Il coronavirus si è portato via anche Antonio Michele Stanca, illustre scienziato che ha contribuito alla crescita dell’agricoltura in Italia e nel mondo. (IlPiacenza)

ra le vittime del coronavirus c’è anche il Vicepresidente dei Georgofili, Michele Stanca. Illustre scienziato che ha contribuito alla crescita dell’agricoltura in Italia e nel mondo, Stanca era coordinatore del Comitato “Biologia Agraria” e membro del Consiglio Accademico. (TeleRama News)

E' morto ieri, giovedì 19 marzo, il vicepresidente dei Georgofili Michele Stanca, ricoverato dalla fine di febbraio in ospedale dopo avere scoperto di essere positivo al coronavirus. Era in ospedale da alcune settimane, dopo aver scoperto di essere positivo al coronavirus”, si legge nella nota. (FirenzeToday)

Il saluto del CREA al grande genetista – Michele Stanca è stato uno dei pilastri portanti del nostro Ente. (Agricultura.it)

In diverse interviste aveva spiegato che "L’Italia ha fatto una scelta politica e non scientifica di non usare gli. Era il vicepresidente dell'Accademia dei Georgofili di Firenze e genetista di fama mondiale, aveva 77 anni. (La Repubblica)

E proprio la secolare istituzione lo ricorda come "un illustre scienziato che ha contribuito alla crescita dell'agricoltura in Italia e nel mondo". (LA NAZIONE)