Stupro del Foro Italico, io dico che la pena inflitta ai colpevoli non è rieducativa
La vicenda dello stupro di gruppo al Foro italico merita qualche considerazione in punto di diritto. Il mio approccio differisce da quello di Pasqua Seminara, ex magistrata per cui nutro stima, nella parte in cui traspare una enfatizzazione delle ragioni della vittima e la sottovalutazione dell’esigenza di evitare che i giovani nel ruolo di colpevoli subiscano una pena troppo rigorosa. Le caratteristiche del caso mi inducono, da studioso di diritto penale di lungo corso, a non avere certezze sul caso della giovane Asia (La Repubblica)
Se ne è parlato anche su altre testate
Dopo le condanne dei sette imputati a pene comprese tra i 6 anni e gli 8 anni e 8 mesi (il verdetto più pesante è stato inflitto all'unico ragazzo che all'epoca dei fatti era minorenne) le donne hanno deciso di parlare. (leggo.it)
Sull’innocenza dei figli sono pronte a mettere la mano sul fuoco. Si sono fatti trascinare, la ragazza era consenziente». (Corriere della Sera)
Ma non... Disapprovano il comportamento dei loro figli ma sono certe che quella notte non ci sia stato uno stupro: "Hanno sbagliato perché non si fa sesso in gruppo, in strada, come i cani. (Virgilio)
(Adnkronos) – (CremonaOggi)
L’eco dello stupro di gruppo al Foro Italico di Palermo, continua a riverberare nelle vite di coloro che sono stati coinvolti, direttamente o indirettamente. (BlogSicilia.it)
"Il sesso di gruppo lo fanno gli animali, ma lei era consenziente" “Quando tutto sarà finito” i loro figli “riceveranno la nostra punizione di madri, ma una cosa è certa: non sono degli stupratori”. (Livesicilia.it)