Gaza, Yasmeen Fayeq: «Abbiamo tutti fame. Siamo tutti malati. Meritiamo tutti aiuto».

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Vanity Fair Italia ESTERI

Questo articolo è pubblicato sul numero 40 di Vanity Fair in edicola fino al 1° ottobre 2024. La nostra era una vita ordinaria, non dico che fossimo pieni di speranza o calore, no. Eravamo esausti. Certo i soldati non vagavano nei nostri quartieri come ora, potevamo andare al lavoro, i figli a scuola e nel fine settimana potevamo incontrarci. Ora di quella vita ordinaria non resta nulla. I bambini non vanno a scuola da un anno, non c’è cibo, non ci sono aiuti. (Vanity Fair Italia)

Se ne è parlato anche su altri media

Piangiamo la perdita di vite innocenti ovunque, comprese quelle uccise il 7 ottobre e durante gli 11 mesi di conflitto da allora. (UNICEF Italia)

Gaza guarda al Libano, si rivede nei bombardamenti a tappeto degli ultimi giorni. E non nasconde il timore che, con l’attenzione altrove, quanto accade nella piccola enclave palestinese sia facilmente archiviato. (il manifesto)

Un dato che non comprende circa 20.000 persone non identificate, disperse o sepolte sotto le macerie (LAPRESSE)

Oltre 4mila bambini sarebbero ancora sotto le macerie e non calcolati tra i morti. I numeri sono tuttavia sottostimati. (Il Giornale d'Italia)

La Società delle Nazioni, nata alla fine della Prima guerra mondiale per evitare altre tragedie belliche, fallì il suo compito nel 1939, soccombendo alla determinazione di Hitler di affermare l’egemonia tedesca in Europa e all’altrettanto decisa reazione delle nazioni che non si piegarono a questo progetto. (Notizie Geopolitiche)

La catastrofe umanitaria a Gaza non si ferma e incombe la minaccia di una più ampia escalation regionale. Piangiamo la perdita di vite innocenti ovunque, comprese quelle uccise il 7 ottobre e durante gli 11 mesi di conflitto. (Save the Children Italia)