Il capolavoro a 5 cerchi del varesino tutto platino

SuperTete il nostro SuperMan. Ventiquattro anni dopo il trionfo di Domenico Fioravanti a Sydney, un ragazzo di platino di nome Nicolò Martinenghi si prende di forza il titolo olimpico nei 100 rana e regala all'Italia il primo oro a Parigi 2024. È estasi pura alla Défense Arena per l'impresa di Tete, come tutti chiamano il varesino di Azzate, che in 59''03 batte di due centesimi il baronetto inglese Adam Peaty e conquista la seconda medaglia consecutiva dopo il bronzo dei Giochi di Tokyo (il Giornale)

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Un gran finale per una giornata un po’ fiacca, un po’ sfortunata. Alla tarda serata di ieri è arrivato il primo oro: Nicolò Martinenghi vince i 100 metri rana e bissa, un po’ a sorpresa, il titolo mondiale ottenuto 2 anni fa. (Il Fatto Quotidiano)

Il campione azzatese stupisce il mondo e questa volta lo fa per davvero: nella finale della specialità, al cospetto dei mostri sacri Peaty e Kamminga, tira fuori la prestazione della vita e conquista un primo posto meraviglioso. (Luino Notizie)

Dopo la doppietta di bronzo a Tokyo tre anni fa, alla Defense Arena partito timido dalla corsia 7 è andato a prendersi con autorità i 100 rana, una delle gare regine, quella dei 'folli' in senso buono, nel solco di una tradizione che in passato ha avuto il volto e le braccia magiche di Domenico Fioravanti (Trentino)

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Nostro inviato a Parigi (il Giornale)

Per questo le foto degli atleti che corrono ad abbracciare i propri affetti sugli spalti sono ormai una tradizione, da Olga Fikatova e Hal Connolly a Melbourne 1956, a fino a Megan Rapino e Sue Bird a Tokyo (Elle)

Prima l’argento di Filippo Ganna, qualche ora dopo ecco il bronzo nella sciabola di Gigi Samele, strappato all’egiziano Ziad el-Sissy, finito in lacrime e consolato dall’azzurro con un abbraccio. Gigi, il «ragazzo» di 37 anni che si emoziona a entrare nel Grand Palais («Mi pareva di essere al parco giochi»), ma anche colui che diventa il primo della storia nella sua arma a centrare, a livello individuale, il «back to back» sul podio dei cinque cerchi. (Corriere della Sera)