Corteo studenti a Torino, scontri e tensioni: uova e ordigni contro la Polizia, agenti in ospedale
Momenti di tensione e paura a Torino questa mattina: scontri tra studenti e Polizia, con i primi scesi in piazza contro le politiche del Governo. Contatti tra i ragazzi e il cordone di sicurezza delle forze dell’ordine ci sono stati davanti alla Prefettura, in piazza Castello. Alcuni manifestanti sono stati respinti mentre tentavano di raggiungere il portone dell’edificio della Prefettura. Il corteo si è poi spostato prima davanti al rettorato e poi davanti alla sede Rai dove gli studenti hanno colpito con aste di bandiere i mezzi della polizia. (StrettoWeb)
Ne parlano anche altre testate
Si registrano tensioni durante il corteo a Torino degli studenti scesi in piazza contro le politiche del governo e a favore della Palestina. Alcuni di loro sono stati respinti mentre tentavano di raggiungere il portone dell'edificio. (Gazzetta di Parma)
Gli studenti sono partiti da Piazza XVIII Dicembre manifestando contro il governo Meloni e contro il genocidio del popolo palestinese, hanno bruciato un fantoccio raffigurante il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara all’angolo tra corso Vittorio Emanuele e corso Galileo Ferraris. (Il Fatto Quotidiano)
Contatti tra i ragazzi e il cordone di sicurezza delle forze dell'ordine ci sono stati davanti alla Prefettura, in piazza Castello. Il corteo si è poi spostato prima davanti al rettorato e poi davanti alla sede Rai dove gli studenti hanno colpito con aste di bandiere i mezzi della polizia. (LaC news24)
Torino, i manifestanti espongono la bandiera palestinese sulla Mole Antonelliana (La Stampa)
scontri. La mia totale solidarietà va a tutti gli agenti feriti, dell'Ordine sono finiti al pronto soccorso a causa di ordigni e (Tuttosport)
Cortei in tutta Italia per il No Meloni Day, lo sciopero del settore scuola di venerdì 15 novembreche coinvolge insegnanti, studenti e personale Ata. La mobilitazione è stata indetta da Anief (Associazione Nazionale Insegnanti e Formatori) e da organizzazioni studentesche come Unione degli Studenti e Link – Coordinamento Universitario. (LAPRESSE)