Pogacar: cuore e follia o intelligenza tattica? Analizziamo come si è gestito al Mondiale

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Cyclinside SPORT

Tadej Pogacar, dopo la sua incredibile performance al Campionato del Mondo, ha dichiarato di aver agito di impulso, di aver compiuto una delle imprese più memorabili della storia del ciclismo senza calcoli, seguendo solo l’istinto. Ma possiamo davvero credere che ci sia stata solo “l’incoscienza” dietro a questa sua grande fuga? Oppure questa impresa è stata il risultato di una strategia ben studiata, preparata a tavolino con precisione? Tutto studiato? Personalmente, propendo per la seconda ipotesi. (Cyclinside)

Su altre fonti

E per questo è un pensiero che conta - «Potrò dire di aver vissuto nell'epoca di Tadej Pogacar» - e che dice molto. È il pensiero di uno del gruppo, un pensiero condiviso da tanti nel gruppo, vale a dire da coloro che si sono misurati e si misurano con il nuovo campione del mondo. (TUTTOBICIWEB.it)

Tadej non è soltanto un fuoriclasse assoluto, l’unico in attività che può vincere tutto dalla Sanremo (ci è già andato vicino) al Lombardia (ha vinto le ultime tre edizioni), lui ha i tempi dello spettacolo. (La Gazzetta dello Sport)

Credit foto: Instagram DI FABRIZIO RESTA (IlSudest)

ALE' CYCLING, FEDERAZIONE SLOVENA E POGACAR: UN TRIONFO MONDIALE

A una ventina di chilometri dal traguardo la posizione in sella del campione sloveno, sempre elegantissimo quando pedala, ha iniziato a disunirsi in una progressione meno aggraziata. (il Dolomiti)

Fu quando Tadej Pogacar, in maglia gialla, si mise a guardare la maglia iridata del suo amico van der Poel. «La maglia gialla è stupenda, ma mi piace moltissimo quella di Mathieu». (Bicisport)

Una collaborazione che fino ad oggi ha dato tanti splendidi risultati ma che ieri, con il primo posto nella gara su strada maschile ai Mondiali di Zurigo 2024, ha raggiunto l’apice. (TUTTOBICIWEB.it)