Pogacar: cuore e follia o intelligenza tattica? Analizziamo come si è gestito al Mondiale

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Cyclinside SPORT

Tadej Pogacar, dopo la sua incredibile performance al Campionato del Mondo, ha dichiarato di aver agito di impulso, di aver compiuto una delle imprese più memorabili della storia del ciclismo senza calcoli, seguendo solo l’istinto. Ma possiamo davvero credere che ci sia stata solo “l’incoscienza” dietro a questa sua grande fuga? Oppure questa impresa è stata il risultato di una strategia ben studiata, preparata a tavolino con precisione? Tutto studiato? Personalmente, propendo per la seconda ipotesi. (Cyclinside)

Su altre fonti

«Ho ancora qualche problema, ma passa...» racconta dalla sua casa non lontano da Bruxelles. È in fuga da una seria complicazione che aveva fatto temere tutti all’inizio della primavera, con ricovero d’urgenza e risalita faticosa. (ilmessaggero.it)

A metà settimana, una tragedia che ha scosso tutti: la scomparsa della svizzera Muriel Furrer, appena diciott’anni, caduta nella prova in linea riservata alle juniores. (Bicisport)

Rrahmani da record, nessuno come lui al mondo in questo momento: il dato da record del difensore del Napoli (Spazio Napoli – News Napoli Calcio e Calciomercato Napoli)

Dopo aver vinto il Mondiale con un scatto in solitaria a 100 km dal traguardo che rimarrà nella storia, Tadej Pogacar ha festeggiato insieme all'amico Carlos Sainz con una pedalata a Monaco: ecco il video pubblicato dai due sui social (La Gazzetta dello Sport)

Per tutti una mossa folle e sbagliata ma non per Tadej Pogačar, capace di iniziare la fuga a 100,8 dal traguardo e di arrivare a +34" dal secondo. (Sky Sport)

Per capire quanto forte è andato Pogačar abbiamo analizzato i dati condivisi su Strava dal francese Pavel Sivakov (foto sotto), uno che Tadej lo conosce bene visto che durante la stagione veste i panni del gregario di lusso dello sloveno nell'UAE Team Emirates. (BiciDaStrada.it)