Paola Cortellesi: «L'Oscar? Le probabilità sono come quelle di un gatto in tangenziale»
C'è ancora domani è «eleggibile» all'Oscar 2025, cioè è entrato nella lista dei film che possono entrare nelle nomination finali in tre categorie: miglior sceneggiatura, miglior regia e miglior attrice protagonista. Il film era stato proposto alla commissione italiana per concorrere nella categoria miglior film straniero nella selezione del settembre 2023, prima della sua uscita (26 ottobre). Non è stato possibile ripresentarlo nel 2024 perché non rientrava più nei parametri di selezione. (Vanity Fair Italia)
Ne parlano anche altre fonti
La risposta, ironica, della regista. «Ora direi invece di concentrarci a fare tutti un gran tifo per il meritevole candidato del nostro paese, lo splendido "Vermiglio" di Maura Delpero!» (Open)
Vermiglio di Maura Delpero, candidato dall'Italia come miglior film straniero, e C'è ancora domani di Paola Cortellesi compaiono nella lista dei 323 film ammessi alle votazioni dell'Academy per gli Oscar 2025. (Fanpage.it)
"C'è ancora domani" di Paola Cortellesi entra nella corsa agli Oscar 07 gennaio 2025 (Il Sole 24 ORE)
È stato il film rivelazione della scorsa stagione cinematografica italiana, uno dei maggiori incassi con quasi 37 milioni al box office, nonché il film più visto del 2023 e il suo successo continua. (ilgazzettino.it)
La campagna americana di Paola Cortellesi ha dato i suoi frutti: tra i 207 lungometraggi ammessi alla corsa per l'Oscar per miglior film dell'anno appare anche «There is still tomorrow», titolo americano di «C'è ancora domani», successo dibotteghino, pubblico e critica firmato dall'italiana. (Corriere della Sera)
No, C'è ancora domani non è candidato agli Oscar 2025 come Miglior Film. Le parole di Paola Cortellesi Col suo piglio ironico, qualità che inevitabilmente ce la fa amare ancor di più, l'attrice e regista di questo piccolo, prezioso gioiellino del cinema italiano ha fatto ulteriormente chiarezza sulla questione: C'è ancora domani non è candidato come Miglior Film agli Oscar, a differenza di quanto titolato da alcuni, facendo nascere così l'equivoco. (DiLei)