Assemblea generale Onu: “Israele deve cessare l'occupazione illegale del Territorio palestinese”
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L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato oggi una risoluzione che chiede a Israele di porre fine alla presenza illegale nel Territorio palestinese occupato entro 12 mesi, in conformità con il parere emesso dalla Corte internazionale di giustizia (Cig) a luglio. A seguito della votazione la segretaria generale di Amnesty International, Agnès Callamard, ha dichiarato: “La risoluzione odierna chiarisce in modo inequivocabile che i 57 anni di occupazione israeliana del Territorio palestinese occupato, in palese violazione del diritto internazionale, non possono più essere tollerati. (Amnesty International)
Su altri giornali
– E’ di almeno 51 morti e 223 feriti il bilancio delle vittime degli attacchi aerei messi a segno oggi dalle forze israeliane in Libano. Lo ha detto il ministro della Salute libanese, Firas Abiad, citato dai media locali. (Agenzia askanews)
Cosa succede in Libano dopo i raid israeliani: “Nessuno si aspettava un’escalation così rapida e violenta” Il racconto a Fanpage.it di Maurizio Ranieri, responsabile in Libano per l’organizzazione internazionale “WeWorld”, che attualmente si trova a Beirut: “Non pensavamo che si sarebbe arrivati a questo tipo di violenza”. (Fanpage.it)
Come rivela il Jerusalem Post, durante un discorso alla Brigata 7, Gordon ha sottolineato che le loro azioni devono permettere agli oltre 60mila residenti del nord di Israele, evacuati dalle loro case da quasi un anno, di tornare nelle loro abitazioni in sicurezza. (il Giornale)
Questa volta sono 87 i capi di stato e 45 i capi di governo che hanno annunciato la loro partecipazione all’apertura della settantanovesima riunione che si svolge nell’arco della settimana preceduta da un altisonante “Summit del Futuro” destinato a non lasciare traccia se non a gonfiare le tesi degli studenti di Scienze Politiche. (Vita)
La supercella, un particolare tipo di temporale caratterizzato dalla presenza di un mesociclone, ha raggiunto il suo apice su Oklahoma City, dove si sono verificate le maggiori devastazioni. (Meteo Italia)
Il suo nome campeggia da giorni sulle homepage dei media di tutto il mondo, per via dell'inasprimento del conflitto con Israele e dei pesanti raid che quest'ultimo ha lanciato contro il Libano. Ma Hezbollah continua a restare soltanto un nome per tante persone, nonostante sia un protagonista cruciale dell'equilibrio compromesso in Medio Oriente. (QuiFinanza)