Davanti ad agnolotti e Barolo si creò un’alchimia perfetta

Per ragioni anagrafiche nella mia carriera ho spesso avuto modo di incontrare giornalisti e confrontarmi con loro e posso dire che con Paolo Griseri ho trascorso sempre dei momenti interessanti. Il nostro primo incontro fu dovuto ad un fatto traumatico per il mio territorio, la scomparsa di Michele Ferrero. Griseri anche in un contesto così destabilizzante non perse il piglio del giornalista economico, materia che lo affascinava e che maneggiava con grande capacità. (La Stampa)

La notizia riportata su altri giornali

Gli ho raccontato la mia vita e lui, tra una domanda e l’altra, ha condiviso stralci della sua, privata e professionale. Non riesco ancora a dire “conoscevo”, tanto sono attonito dal fatto che lui ora non c’è più. (La Stampa)

Appena la notizia ha iniziato a circolare, dalla politica e dalle istituzioni sono arrivati attestati di stima, affetto, cordoglio che testimoniano il segno lasciato da Paolo Griseri nel mondo che ha.. (Virgilio)

Tra un set e l’altro, che in genere perdeva, non potevo fare a meno di chiederglielo. “Paolino, mi devi spiegare da dove ti tiri fuori questo dritto…”. (Necrologi)

Paolo Griseri, un talento sbocciato al manifesto

Dal ristorante dove ci eravamo barricati, eravamo usciti all’aperto nel parcheggio, a contare i danni e i lividi. Ma non era finita, invece. (Corriere della Sera)

L’ho rivisto alcune volte, da Ministro del Lavoro, in occasione di incontri pubblici. L’ho conosciuto, nella mia qualità di economista dell’Università di Torino, come grande esperto del mondo Fiat, critico anticipatore dei suoi problemi, apertamente vicino agli operai nelle loro lotte. (La Stampa)

Il collettivo del manifesto si stringe ai familiari, ai colleghi e a tutte le persone che gli hanno voluto bene. Oggi sarà possibile ricordarlo alle 18.30 alla parrocchia torinese dell’Ascensione, domani dalle 12.30 alle 18:30 la camera ardente sarà alle redazioni della Stampa e di Repubblica. (il manifesto)